Il finale di “Fight Club” censurato in Cina: la reazione di Chuck Palahniuk

di Camilla Sernagiotto (tg24.sky.it, 27 gennaio 2022)

La notizia del finale di Fight Club che è stato censurato in Cina ha fatto il giro del mondo, indignando tutti quanti. Tutti tranne uno, la cui identità lo rendeva il meno probabile a essere d’accordo con i cinesi: una voce che esce dal coro indignato, discostandosi totalmente da quell’indignazione, e lascia basiti perché stiamo parlando di Chuck Palahniuk, l’autore del romanzo omonimo da cui David Fincher ha tratto il suo cult movie con protagonisti Edward Norton e Brad Pitt. Il famoso scrittore statunitense ha detto la sua sulla questione dell’happy ending made in China. Lasciando tutti di stucco: «L’ironia è che il modo in cui i cinesi l’hanno cambiato allinea il finale del film quasi esattamente con il finale del libro, al contrario del finale di Fincher».

E poi Palahniuk si è scagliato contro la censura, ma non quella cinese: quella americana. Gulp! O golpe? La dichiarazione è stata fatta durante un’intervista rilasciata a Tmz. Il finale scelto da David Fincher era quello più spettacolare e quindi visivamente più impattante, mentre chi ha letto la versione originale, cartacea, di Fight Club sa che alla fine le cose vanno diversamente da ciò che l’ultima scena fincheriana ci spiattella davanti (con ampio godimento dello spettatore, quindi grazie Fincher). Ma il quindi di Palahniuk è ben differente dal quindi nostro: «Quindi, in un certo senso, i cinesi hanno riportato un po’ il film verso il libro». Dunque il romanziere statunitense è l’unica persona che non sembrerebbe particolarmente turbata dalla modifica drastica del finale di Fight Club, con la scena tagliata e un cartello con scritta bianco su nero che dice, testuali parole: «La polizia ha rapidamente scoperto l’intero piano e arrestato tutti i criminali, prevenendo con successo che le bombe esplodessero. Dopo il processo, Tyler è stato inviato a manicomio in cura psicologica. È stato dimesso dall’ospedale nel 2012».

La vittoria delle autorità che la Cina pone come “happy ending” alla favola originariamente anarchica e anti-capitalista del film cult di Fincher tratto dall’omonimo romanzo di Palahniuk ne stravolge totalmente la trama, il senso e il messaggio, come tutti noi abbiamo pensato e detto. E invece no: il romanziere non voleva raccontarci una favola anarchica e anti-capitalista. O meglio: non voleva che la sua favola anarchica e anti-capitalista avesse un classico “E vissero felici e contenti” in chiave anarchica. Il complotto anarchico per far saltare in aria gli edifici delle banche – con cui finisce il film di Fincher – risulta, infatti, un happy ending se leggiamo la pellicola in chiave anarchica e anti-capitalistica. Palahniuk sostiene che il finale cinese, meno pirotecnico, si avvicina effettivamente molto di più al suo romanzo originale rispetto all’adattamento firmato dagli americani, insomma.

Quindi è bene fare un attimo il punto. Palahniuk ha scritto il romanzo nel 1996 e il finale del romanzo dava ragione ai cinesi. Tre anni dopo Fincher decide di portare sul grande schermo il bestseller di Palahniuk. Nel 1999 in molti si dimenticano del bestseller di Palahniuk, offuscato dal blockbuster di Fincher. E il finale del film cambia rispetto a quello del libro: il regista ne sceglie uno più spettacolare, con gli ordigni che esplodono, facendo crollare gli edifici delle banche. Flash-for-ward: salto in avanti di 23 anni. Siamo nel 2022, in Cina. Sulla piattaforma di streaming Tencent Video compare Fight Club. Ma gli utenti della piattaforma che erano riusciti a guardare questo film cult statunitense in versione piratata si accorgono che c’è qualcosina che non va: il finale non è quello giusto. O meglio: il finale non è quello di David Fincher, ecco. Perché alla fine di tutta questa storia pare invece che il finale cinese sia quello giusto, ossia quello che si ricollega più fedelmente al libro…

Analizziamo il film originale (anche se adesso non si capisce più cosa si debba chiamare originale o contraffatto, censurato, adulterato e via dicendo). Nel Fight Club di Fincher il narratore senza nome di Norton uccide il suo alter ego, Tyler Durden (Pitt), dopodiché si mette a guardare uno skyline esplodere, infliggendo un colpo devastante alla cultura consumistica e cancellando le sedi delle banche. La versione di Tencent Video taglia quel finale, e lo sostituisce con un fermo immagine e una scritta che fa vincere le autorità; inoltre fa guarire Tyler dalla schizofrenia, preoccupandosi delle sue cure psicologiche presso una struttura competente da cui viene dimesso felicemente nel 2012. Guarito. Infine, torniamo all’origine del tutto: il romanzo di Palahniuk. Per dirla tutta, nel libro il piano del protagonista fallisce, ma non a causa dell’intervento della polizia: tutto va a rotoli perché la bomba non funziona correttamente. Il narratore poi si spara e si risveglia in un ospedale psichiatrico, credendo di essere in Paradiso.

A questo punto non vediamo l’ora di sentire la controparte, ossia gli Stati Uniti d’America, in questa guerra fredda a colpi di tagli e finali alternativi. Il magazine a stelle e strisce Entertainemt Weekly ha contattato i rappresentanti di David Fincher, Brad Pitt ed Edward Norton per un commento sul finale cinese del film. Chuck Palahniuk si è dichiarato assolutamente stranito dall’improvvisa protesta per il finale cambiato del film tratto dal suo romanzo. Il perché? Ha detto che da decenni è costretto ad affrontare la censura, per ogni suo romanzo e in particolare per Fight Club. Ma non la censura cinese, bensì quella di casa sua. «Quello che trovo davvero interessante è che i miei libri sono pesantemente banditi negli Stati Uniti», ha dichiarato lo scrittore (che è statunitense, lo sottolineiamo).

«Il sistema carcerario del Texas si rifiuta di tenere i miei libri nelle sue biblioteche. Molte scuole pubbliche e la maggior parte delle scuole private si rifiutano di tenere i miei libri. Ma è un problema solo quando la Cina cambia la fine di un film? Libri vietati per molto tempo». Palahniuk ha aggiunto che ha dovuto affrontare tantissime ed estenuanti revisioni di Fight Club (il romanzo). E la cosa assurda è che la censura messa in atto sul suo libro da parte di molti Paesi è legata allo show-biz: non una censura da Catone il moralizzatore, per intenderci, bensì la richiesta di modificare il finale del suo libro affinché questo… combaci con il finale del film di David Fincher. «Molti dei miei editori esteri hanno modificato il romanzo in modo che il romanzo finisca come finisce il film», ha detto Palahniuk. «Quindi ho avuto a che fare con questo tipo di revisione per tipo 25 anni».

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