di Giulia Melodia (secoloditalia.it, 26 maggio 2021)
Niente, proprio non ci vogliono stare. Questa vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest 2021 non va giù a tanti. E così, dopo la Francia rosicona che ha montato ad arte il coca-gate, salvo poi dover fare ammenda e scusarsi, oltre che congratularsi, stavolta le accuse al gruppo italiano arrivano direttamente dalla tv filogovernativa bielorussa. Oggi, infatti, è la volta dei 15 minuti di notorietà che non si negano a nessuno, come diceva il grande Andy Wharol. Neppure a un semi-sconosciuto (da noi) Grigoriy Azarenok, autore e presentatore della rubrica La medaglia di Giuda (nomen omen?), che, per fortuna lo spiega Libero, «va in onda tutte le settimane sul canale televisivo Ctv (quello filo-Lukashenko, ovviamente)».
Insomma, chi mai si fosse chiesto, in questi giorni di polemiche faziose e test anti-droga, di insulti pesanti e odiose recriminazioni, cosa non si arriverebbe a dire pur di delegittimare la vittoria del gruppo rock di casa nostra, oggi ha la risposta all’ardito quesito. Una risposta delirante che qualifica nettamente chi l’ha pronunciata. E, semmai, riabilita le performance urlate e gli eccessi coreografici dei Måneskin: una roba da educande al confronto dello sproloquio con cui Grigoriy Azarenok ha ordito di insulti e volgarità la trama di uno sfregio gratuito e irricevibile.
Sicuramente alla band fregherà meno di zero delle frasi orrende e dei paragoni trash che arrivano da un semi-sconosciuto presentatore tv. Da un angolo di mondo in cui vige una dittatura. E protagonista di un guanto di sfida lanciato con ferocia, ma caduto per lo più inosservato nell’angolino delle amenità mediatiche. Quelle che non possono certo ambire al vanto della polemica internazionale. E sì che il presentatore bielorusso ce l’ha messa proprio tutta, vomitando in rigurgiti di fiele e volgarità insulti di ogni tipo. Esordendo con: «Guardate che cosa ha vinto l’Eurovision. È un bestiario di pervertiti. Omosessuali degenerati. Spazzatura che sa di Aids».
E proseguendo, nel suo sproloquio, contro i Måneskin e pro-dittatura, affermando: «Per fortuna non l’hanno trasmesso in Bielorussia. Il mondo moderno della democrazia e del progresso sta avanzando con successo verso la demenza totale». Fino all’iperbole conclusiva, in cui, tra delirio e irriverenza, il presentatore aggiunge: «Sta avanzando verso le perversioni fuori di testa. Verso gli individui in tanga. Verso la distruzione di tutto ciò che è umano nell’uomo. Dobbiamo separarci da tale progresso dalla cortina di ferro. Preferiamo la dittatura. Tutto il mondo sprofonderà in questo abisso, ma la Bielorussia rimarrà un’isola di libertà». E se lo dice lui…