(ilpost.it, 19 settembre 2023)
Le senatrici e i senatori degli Stati Uniti non dovranno più indossare un abbigliamento formale per esercitare le proprie funzioni in aula. Lunedì il Democratico Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato, ha detto che il personale incaricato di mantenere il decoro non farà più rispettare la consuetudine di vestirsi in maniera elegante durante le sessioni.
Il New York Times ha fatto notare che negli ultimi anni c’erano già stati alcuni casi in cui senatrici e senatori si erano presentati al lavoro con un abbigliamento diverso da quello che è stato considerato accettabile per decenni. La decisione tuttavia riguarda più che altro il caso del senatore Democratico John Fetterman, un personaggio molto noto nella politica degli Stati Uniti, che si presenta regolarmente in Senato in felpa e pantaloni corti.
Tra le norme che disciplinano le funzioni del Senato non c’è mai stato un obbligo sul codice di abbigliamento richiesto in aula. A ogni modo, per consuetudine solitamente gli uomini si presentano in completo con la cravatta, e le donne con abiti o giacche che coprono le spalle. Negli ultimi anni, ricorda sempre il New York Times, sono stati permessi abiti un po’ meno formali, come quelli senza spalline per le donne. Nel 2019 anche la Camera aveva adeguato le proprie regole per ammettere per la prima volta l’uso in aula dello hijab, il velo islamico indossato dalla Democratica Ilhan Omar, la prima delle due donne musulmane elette al Congresso degli Stati Uniti. In Italia a senatrici e senatori «è richiesto un abbigliamento sobrio; in particolare, gli uomini devono indossare giacca e cravatta», dice il sito del Senato.
In un comunicato, Schumer ha detto che finora al Senato era in vigore un codice informale di abbigliamento, ma che da adesso senatrici e senatori potranno scegliere come vestirsi. «Io continuerò a indossare un abito», ha detto Schumer. La regola riguarderà solo senatrici e senatori, e non il resto del personale. In qualche occasione il dress code seppur informale del Senato era stato violato, come quando il Repubblicano Ted Cruz si era presentato a una votazione in pantaloncini e scarpe da ginnastica dopo una partita di basket, o quando la senatrice Krysten Sinema aveva presieduto una seduta vestita con una maglietta nera sotto a un gilet di jeans.
Nel comunicato Schumer non ha citato esplicitamente Fetterman, che è stato eletto nel novembre del 2022 per la Pennsylvania, ma sembra lui il personaggio più coinvolto dalla questione. Fetterman aveva già attirato le attenzioni dei media statunitensi nel 2020 per la sua particolare fisicità: è alto oltre due metri, ha un pizzetto e molti tatuaggi, e sembra poco a suo agio con l’abito classico da politico. Da vicegovernatore del conteso Stato della Pennsylvania, subito dopo le elezioni presidenziali aveva risposto con spavalderia alle accuse di brogli del presidente Donald Trump, facendosi notare sia negli Stati Uniti sia all’estero.
Di recente, Fetterman si era guadagnato nuove simpatie per aver subìto un grave ictus durante la campagna elettorale per le elezioni di metà mandato del 2022; all’inizio del 2023 poi si era fatto ricoverare per curare la propria depressione. Dopo l’elezione aveva cominciato a presentarsi al Senato in felpa e pantaloni corti. Per non creare problemi o essere allontanato dal personale votava sempre dalle porte dell’aula. Aveva comunque continuato a indossare abiti eleganti durante gli incontri più importanti.
L’annuncio di Schumer ha sollevato critiche da parte di alcuni senatori con posizioni conservatrici, mentre altri sembrano già aver apprezzato un po’ di libertà in più. Il Repubblicano Roger Marshall ha detto che lunedì è stato «un giorno triste per il Senato» e che i senatori dovrebbero continuare a mantenere un certo decoro nelle loro funzioni. Si sono espresse contro anche la Repubblicana Susan Collins, secondo cui l’allentamento delle regole disonorerebbe l’istituzione, e la politica di estrema destra Marjorie Taylor Greene, che lo ha definito «scandaloso». Altri invece si sono mostrati più aperti, come il Repubblicano Josh Hawley e il Democratico Chris Murphy, che per la votazione di lunedì sera si sono presentati senza cravatta.
Lo stesso Fetterman ha detto che è «bello poter scegliere», e ha commentato con una certa ironia lo sdegno di alcuni suoi colleghi. «Stanno andando su tutte le furie, non lo capisco», ha detto Fetterman parlando con alcuni giornalisti al Senato. «Cioè, non ci sono cose più importanti di cui dovremmo discutere al di là del fatto che io mi vesta come uno sciattone?». Fetterman sostiene che a tutti piaccia l’idea di poter stare un po’ più comodi, e che se anche ce n’è la possibilità c’è chi continua a preferire di indossare un abito, ben venga. Durante la votazione di lunedì sera, comunque, ha votato sempre restando vicino alla porta: «Un passetto alla volta», ha detto ai giornalisti mentre rientrava nel suo ufficio.