Harry e Meghan si lanciano nella finanza etica

di Annalisa Misceo (vanityfair.it, 13 ottobre 2021)

Soltanto investendo l’uno nell’altro possiamo cambiare il mondo. Ne sono convinti i duchi di Sussex, Harry e Meghan, che con questa dichiarazione sul loro sito Archewell hanno ufficializzato la loro partnership con la società d’investimenti Ethic, compagnia newyorchese la cui parola d’ordine è sostenibilità. Non paghi del loro impegno in difesa dell’ambiente con l’azienda di viaggi sostenibili Travalyst, i Sussex ora si lanciano nella finanza etica. La Ethic, infatti, che, pur gestendo un fondo da oltre un miliardo di dollari si definisce una società “hippie”, dichiara di voler «rendere i mercati dei titoli una forza per il bene», e di farlo «creando soluzioni sostenibili personalizzate per aiutare gli investitori a impiegare il proprio denaro in imprese che trattano le persone e il pianeta con rispetto».

Investitori come Harry e Meghan, cioè, che da sempre hanno cari temi come ambiente, uguaglianza di genere, salute e diritti umani. E che perciò hanno deciso, a inizio anno, di investire una “corposa” – ma non ufficialmente dichiarata – somma di denaro nella società. «Crediamo sia giunto il momento di vedere più persone sedute intorno al tavolo delle decisioni mondiali», affermano sul loro sito. «Vogliamo aiutare a risolvere le problematiche che ogni giorno il pianeta si trova ad affrontare e crediamo che ripensare la natura degli investimenti possa farlo. La nostra partnership con Ethic è uno dei modi in cui mettiamo in pratica i nostri valori», spiegano. Valori che Harry e Meghan hanno ribadito recentemente anche durante la loro ultima visita a New York, non solo pubblicamente dal palco del Global Citizen Live, dove avevano chiesto vaccini per i Paesi più poveri, ma anche negli incontri privati all’Onu e all’Organizzazione Mondiale della Sanità, dove hanno discusso della pandemia di Covid-19 e di salute psichica.

Tuttavia, sono valori che la ex royal couple sa anche monetizzare. E la partnership con Ethic non è che l’ultimo, in ordine di tempo, degli accordi siglati dai Sussex con grandi aziende, da quando hanno drammaticamente lasciato il loro ruolo di “working royals” lo scorso anno. Proprio di recente Harry e Meghan hanno firmato un contratto con Netflix per una serie di documentari: uno sugli Invictus Games, i giochi lanciati nel 2014 dallo stesso principe, e un altro ancora top secret che, secondo fonti vicine alla coppia, promette di creare nuove frizioni con la famiglia reale. Poco prima c’era stato un accordo con Spotify, e prima ancora il documentario con Apple Tv The me you can’t see, seguito all’intervista bomba a Oprah Winfrey. Per la quale Harry e Meghan non hanno preso un cent, ma che ha creato un giro d’affari di sette milioni di dollari tra diritti e pubblicità. Se c’è, insomma, una cosa che non manca ai due è il fiuto per gli affari. E la Megxit è stata di certo più vantaggiosa (per loro) della Brexit per il Regno Unito.

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