di Carmine Massimo Balsamo con Niccolò Magnani (ilsussidiario.net, 13 agosto 2019)
Il giorno dopo l’annuncio della discesa in politica con il Movimento del Fare, Flavio Briatore torna ad aggiornare i suoi followers/potenziali elettori circa la costituzione di questo ancora “misterioso” movimento sorto in piena crisi di Governo e con elezioni anticipate potenzialmente imminenti nei prossimi mesi.«Grazie per il vostro entusiasmo e per la vostra disponibilità. Stiamo lavorando velocemente per strutturare la nostra organizzazione e per poter dare il giusto valore al prezioso contributo che in tanti ci state offrendo. Vi contatteremo presto. Intanto vi ringraziamo ancora e vi diamo il benvenuto», scrive l’ex patron della Renault-Benetton in Formula 1. Le affinità con Berlusconi e Salvini sono evidenti e non nascoste, anche se al momento Briatore ha voluto mantenere le distanze da ogni partito politico già esistente: interpellato sulla figura di Salvini come uomo politico, Briatore ha comunque spiegato: «Il vicepremier è un populista più ruspante, casereccio. E io punto sulla gente che può incidere. Salvini è riuscito a trasformare la Lega, ridotta al 4%, in un partito nazionale, portandola alle percentuali di oggi: il suo talento politico è innegabile».
Il “programma Billionaire” è già stato ribattezzato l’annuncio fatto da Flavio Briatore su tutte le piattaforme social: l’imprenditore, dopo aver lanciato più di un “messaggio” al leader leghista Salvini, annuncia di aver fondato un nuovo movimento entrando così ufficialmente in politica nel pieno di una crisi di Governo e istituzionale tra le più forti della Terza Repubblica. «In questo momento così critico e confuso per il Paese Italia, ormai alla deriva, mi faccio avanti con una proposta forte e concreta: Il Movimento del Fare», scrive Briatore su Instagram.
Un movimento indipendente da qualsiasi partito o corrente politica attuali, spiega ancora il patron del Billionaire: «Il Movimento del Fare nasce per essere al completo servizio dei cittadini. Sarà formato da persone e personalità che metteranno la loro esperienza e le loro competenze a disposizione degli Italiani: Imprenditori e professionisti di successo che insieme, con le loro idee e la loro visione aiuteranno a far ripartire il Paese, creando lavoro e attirando gli investimenti: drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e Turismo come eccellenza del Paese, sono le assolute priorità».
Non è ancora chiaro come e in che termini Briatore scenderà in campo, ma il dado ormai è tratto: «mi metto in gioco in prima persona e so di poter contare su tanti professionisti e imprenditori che condividono le mie idee e vogliono far parte del Movimento del Fare. Insieme, uniti, senza alcun interesse personale e tutti con un unico obiettivo: Salvare l’Italia, ci metteremo a disposizione e al lavoro per amore del nostro Paese. E lo faremo completamente gratis».
Flavio Briatore pronto a scendere in campo in politica: l’imprenditore apre infatti al dialogo con Matteo Salvini. L’ex team manager di Benetton e Renault recentemente si è scagliato contro il Movimento 5 Stelle, definito «nullo», mettendo nel mirino anche il premier Giuseppe Conte per il ruolo dell’Italia nelle nomine Ue. Ora, in un’intervista a Il Foglio, si dice pronto a dire la sua anche al Governo: «Potrei dire di sì a Salvini, a patto di essere messo nelle condizioni di poter fare le cose. Non voglio sprecare le mie giornate in commissioni inutili e a sentire idioti che non hanno mai viaggiato in vita loro». E Briatore sottolinea di avere le idee chiare sul da farsi: «Si deve creare economia, lavoro, e investimenti. Se fosse per me, partirebbero tutti i cantieri della Tav e dello stretto di Messina».
«Il reddito di cittadinanza è una cazzata, i ragazzi vogliono lavorare», aveva dichiarato Flavio Briatore nel corso della recente assemblea di Federalberghi, pensiero confermato al Foglio: «Eliminerei il reddito di cittadinanza e darei fiducia agli imprenditori. E se diamo fiducia ai capitali esteri e tagliamo un sacco di cose inutili, il turismo potrebbe diventare l’eccellenza del nostro Paese. Il mio partito? Lo vorrei chiamare Il Movimento del Fare». Spesso elogiato nel corso delle sue interviste, «Salvini è preparato, è un bravo comunicatore», Briatore evidenzia poco dopo: «Adesso fa bene a starsene un po’ fuori. Ha solo quarant’anni e ha una vita davanti. Tutto quello che Matteo ha costruito con il M5S ha esaurito le buone intenzioni: non vanno d’accordo su nulla. Fa bene ad andare per la sua strada».