(huffingtonpost.it, 27 giugno 2022)
Dopo l’incontro privato a casa della senatrice, Chiara Ferragni ha accolto l’invito di Liliana Segre a visitare il Memoriale della Shoah di Milano. Nel corso della scorsa settimana, l’imprenditrice è stata in Piazza Edmond Jacob Safra, per scoprire, accompagnata da Liliana Segre «il luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia recente, teatro delle deportazioni ad oggi rimasto intatto». «La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone», ha commentato Segre. «Quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?».
L’influencer ha postato sulla sua pagina Instagram una serie di video e foto in compagnia della Segre. «Qualche giorno fa la senatrice mi ha portato alla scoperta di un luogo del quale non conoscevo nulla, il memoriale della Shoah a Milano», si legge nella didascalia. «Ascoltare dalla voce di Liliana, come dice lei “da nonna a nipote”, la storia di chi è stato perseguitato in questo luogo a pochi passi da casa mi ha fatto soffrire e soprattutto riflettere. Ho capito quanto le persecuzioni, che spesso pensiamo siano lontane da noi nel tempo e nella geografia, si siano invece consumate sotto casa nostra, sotto gli occhi indifferenti di molti nostri concittadini. In questo luogo ho imparato quanto restare indifferenti all’odio e alla violenza sia a suo modo un gesto ulteriore di violenza e odio. Oggi voglio condividere questa mia esperienza invitando tutti a visitare il @MemorialeDellaShoah a Milano (in Stazione Centrale) per vedere, pensare, agire. Grazie a Liliana che da donna a donna mi ha dato una lezione di vita, di umanità e di attivismo. Diciamo no all’indifferenza».
Liliana Segre ha sottolineato che «il Memoriale della Shoah ha ormai qualche anno, ha aperto per la prima volta al pubblico nel 2013, ma ancora, persino a Milano, ci sono persone che non lo conoscono, o non sanno esattamente cosa sia o dove sia. Particolarmente preoccupante è scoprire che moltissimi taxisti non ne siano a conoscenza: se nemmeno chi ci porta le persone sa di cosa stiamo parlando vuol dire che dobbiamo attivarci diversamente». «Per questo» ha proseguito la senatrice a vita «ho pensato a Chiara Ferragni, che non solo ha un seguito enorme, ma già prima di conoscerla mi sembrava una donna di spessore. Dopo averla incontrata, prima a casa mia e poi in visita al Memoriale, ho potuto conoscere la sua curiosità e disponibilità a mettersi a servizio di questa mia richiesta».
Nelle scorse settimane la senatrice Segre aveva espresso il desiderio d’incontrare la Blonde Salad e di invitarla a visitare con lei il Memoriale della Shoah. «Il fatto che i ragazzi conoscano poco questo luogo, e le storie che vi sono custodite, è il mio cruccio», aveva dichiarato Segre durante la sua visita in via Ferrante Aporti, al Binario 21 interrato, sotto la Stazione Centrale, da dove partivano i treni diretti per i campi di Auschwitz-Birkenau. «Questo mi addolora, quando mi tocca ricordare che cosa ho vissuto io e cosa hanno vissuto milioni di ebrei, condannati per la sola colpa di essere nati. Se i giovani non arrivano, è stato tutto inutile? Se Chiara Ferragni venisse qui con me, molti adolescenti si interesserebbero a questo argomento e verrebbero qui a vedere quel che è successo a me e a tanti altri, fra cui i tanti che non sono mai tornati dal viaggio verso l’orrore».