di Nicola Bambini (vanityfair.it, 11 aprile 2022)
L’impegno sociale di Fedez continua a crescere, in maniera sempre più strutturata. Dopo l’operazione al pancreas a causa di un tumore neuroendocrino, il rapper ha infatti lanciato la sua Fondazione, «una realtà filantropica, senza scopo di lucro, che opera su tre pilastri fondativi: il sociale, la solidarietà e la pubblica utilità». Un’importante iniziativa che segue una serie di recenti progetti portati avanti dall’artista e dalla moglie, Chiara Ferragni; su tutte la raccolta fondi per la costruzione di un nuovo reparto all’Ospedale San Raffaele di Milano per rispondere all’esplosione del Covid-19. La Fondazione Fedez E.T.S. (l’acronimo sta per Ente del Terzo Settore) «è, per esplicita e dichiarata intenzione del suo fondatore, la naturale evoluzione della responsabilità sociale dimostrata da Fedez nelle molte azioni concrete da lui messe in atto in prima persona nelle emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi difficilissimi mesi. Con la Fondazione tutto questo assumerà un orizzonte più ampio», si legge ancora sul comunicato on line, «in quanto la gestione della contingenza verrà coniugata con l’attività programmatica propria di un ente di questo tipo».
Nel post introduttivo è spiegato pure con quali modalità la Fondazione Fedez E.T.S. andrà a intervenire: ci sarà una parte di «sostegno di progetti a favore delle categorie più fragili» e una parte di «interventi diretti». «L’impegno sarà quindi mirato alla gestione delle problematiche di disagio più urgenti riguardanti, ad esempio, minori, le minoranze, le persone in condizioni di emarginazione, indigenza o malattia. A cui si affiancherà la prosecuzione dell’impegno a sostegno dei settori della musica (e, più in generale, dello spettacolo), della cultura, dell’arte e dello sport». A seguire, illustrate anche le prime due importanti iniziative della Fondazione. «In occasione del lancio del suo ultimo album, Disumano, Federico ha ideato e finalizzato una serie di attività per raccogliere fondi a supporto di Tog, a favore della riabilitazione dei bambini affetti da patologie neurologiche complesse. L’intero ricavato dell’asta dell’opera soggetto dell’artwork, realizzata dall’artista Francesco Vezzoli, sarà devoluto insieme a parte degli introiti provenienti dalla vendita dell’album e i contributi delle aziende partner che hanno creato il merchandising».
Inoltre, «di fonte all’emergenza umanitaria in Ucraina, Federico ha acquistato per la Croce Rossa Italiana un automezzo isotermico per trasportare medicinali che necessitano di una temperatura particolare durante lo spostamento». Un furgone che ha già cominciato il suo lavoro su strada: nel weekend infatti è immediatamente partito in direzione dei drammatici teatri di guerra («dove reperire farmaci è difficile a causa dei bombardamenti») «con 400 scatole di insulina devolute dalla Fondazione italiana diabete, che serviranno a coprire il fabbisogno di 1.000 persone per un mese».