di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 8 aprile 2021)
La novità è stata annunciata sul profilo Twitter Facebook Newsroom, che ha anche mostrato quello che – da oggi in poi – gli utenti di Facebook vedranno negli Stati Uniti quando si troveranno ad avere a che fare con una pagina che pubblica contenuti satirici. Per ora questa novità coinvolge solamente gli utenti del Paese d’origine del social di Zuckerberg ma probabilmente nel giro di qualche mese verrà ampliata, come solitamente viene fatto per le implementazioni del social. L’idea è quella di rendere sempre più chiara e netta, tramite l’etichetta “pagina satirica”, la differenza tra le pagine che hanno toni seri e quelle che, invece, sono satiriche. «A partire da oggi», si legge nel tweet che annuncia la novità, «negli Stati Uniti iniziamo a testare un modo per fornire alle persone un contesto più definito rispetto alle pagine che vedono».
Tutto si baserà su tre nuove etichette che verranno applicate gradualmente a tutte le pagine che compaiono nel feed: “fan page”, “pagina ufficiale” e “pagina satirica”. Etichettare le pagine – e, di conseguenza, i contenuti – in maniera così visibili è un modo per far sì che le persone «capiscano meglio da chi provengono i contenuti». Negli Stati Uniti, come nel resto del mondo, è emerso, infatti, in diversi contesti e in diversi momenti, come molte persone non comprendano la natura satirica dei contenuti, anche se dovrebbe essere evidente o se viene esplicitamente dichiarato nella sezione “Informazioni” sulle pagine.
Sarà per la velocità con la quale scrolliamo le bacheche, sarà che non approfondiamo mai nulla – o quasi –, ma queste situazioni le conosciamo bene anche in Italia. Un caso emblematico di questo fenomeno nel nostro Paese è senza dubbio la pagina Comune di Bugliano che, pur non esistendo, ha creato scompiglio più di una volta: ci cascano avvocati, persone comuni trollate sul vaccino anti-Covid testato sui bambini e pure giornali. The Verge fa notare come negli Stati Uniti pagine satiriche come The Onion o The Babylon Bee vengano prese sul serio, con persone che ritengono vere le storie raccontate. Il rischio è che, se le pagine non sono chiaramente contrassegnate, si faccia – pur non volendolo – disinformazione. Donald Trump stesso e tanti politici nostrani hanno preso determinate storie per vere, quando di vero c’era solo l’intento di chi ha creato il contenuto per fare satira.