di Christian Rocca (linkiesta.it, 13 novembre 2022)
Le straordinarie e commoventi immagini della popolazione civile di Kherson che si precipita per strada ad abbracciare e a ringraziare i liberatori dell’esercito ucraino, dopo nove terribili mesi di occupazione imperialista russa, testimoniano il coraggio di un popolo formidabile, ammirevole e indomito che lotta per la propria indipendenza e per la propria libertà.
Quelle immagini colorate dalle bandiere ucraine ed europee dimostrano anche la lungimiranza e la nobiltà del sostegno politico, militare e finanziario che il mondo occidentale ha fornito al governo e all’esercito di Kyjiv. Queste immagini di gioia per la liberazione delle città occupate militarmente dai russi dovrebbero far riflettere quegli europei convinti che i nostri governi avrebbero dovuto abbandonare le anziane signore e i bambini di Kherson e di un quarto dell’Ucraina in pasto ai loro torturatori.
Un artista europeo che ha capito per tempo quale fosse la posta in gioco, quanto fossero tenaci gli ucraini e quanto fosse necessario mostrare loro ogni tipo di solidarietà si chiama Glen Hansard, ed è un cantautore irlandese di cinquantadue anni con un certo seguito nel mondo indie fin da quando nel 2006 ha interpretato il ruolo di un musicista in difficoltà nel film Once (Una volta), assieme alla cantante ceca Markéta Irglová. Glen Hansard ha dedicato una canzone al popolo ucraino che resiste all’invasore ed è la più bella e intensa e coraggiosa canzone dell’anno. S’intitola Take heart, facciamoci coraggio, e con lui cantano Markéta Irglová e tre ragazze ucraine che hanno trovato rifugio in Irlanda.
Hansard ha tratto ispirazione dalla storia di una famiglia ucraina ospitata da una sua vicina di casa, e da un post di Patti Smith che diceva «Gente, facciamoci coraggio, le cose andranno meglio e se non andranno meglio saremo noi a renderle migliori». Hansard si è rivolto alla Croce Rossa Irlandese che lo ha messo in contatto con Anna, Alex e Olena, le tre ucraine che nella canzone cantano nella loro lingua il verso “Povernysya do mene / Povernysya do mene / Povernysya do mene / Do mene Neushkodzhenym” che in ucraino vuol dire “Torna da me, torna da me, torna da me vivo”. Come Back Alive è anche la fondazione benefica che raccoglie fondi e donazioni a favore dell’esercito ucraino.
Questo è il testo in italiano di Take heart:
“Gente, facciamoci coraggio. Andrà meglio
I nostri mondi si separano e possono finire in qualsiasi momento
Non ci sarà nessuna ritirata, combatteremo fino alla fine
A lutto e addolorati avremo motivo di cantare, non ci arrenderemo
Facciamoci coraggio, sarà più facile, facciamoci coraggio
E quando la luna è piena sopra Mariupol resisterò con tutta la mia forza
per tutti i minuti, per tutte le ore
E quando stanotte il cielo si illumina sopra tutto il Donbas orientale
Io aspetto tra le punte piegate dei girasoli
Facciamoci coraggio, sarà più facile
Facciamoci coraggio gente, prendiamo posizione
lo faremo insieme anche se sappiamo fin dall’inizio
che potremmo non rivedere più la nostra gloria riflessa sui venti che si alzano
Stringiamo un’alleanza di amici e di innamorati, combattiamo per vincere
Torna da me, torna da me, torna da me vivo
Non posso vivere in questa terra, non posso vivere la mia gioventù
Mi manca la mia patria, oh meravigliosa Crimea
Torna da me, torna da me, torna da me vivo
Facciamoci coraggio, sarà più facile, facciamoci coraggio”.
Canzone e popolo dell’anno.