di Veronique Viriglio (agi.it, 11 marzo 2022)
A meno di un mese dal primo turno delle elezioni francesi, media e social rilanciano fotografie del presidente uscente Emmanuel Macron nelle quali appare prematuramente invecchiato, come a voler far dimenticare il suo volto fin troppo giovane e l’impetuosità dei suoi primi passi in politica e all’Eliseo. Per il quotidiano Le Point non sono altro che uno strumento di marketing politico i ritocchi che evidenziano i segni del tempo su Macron, 44 anni, alle prese con un complesso ruolo di “mediatore” diplomatico tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, oltre a essere in piena campagna elettorale per un secondo mandato.
La trasformazione fisica del capo dello Stato francese e il suo invecchiamento accelerato sarebbero da leggere come il segno dell’usura del potere, delle sfide inedite che Macron ha dovuto affrontare durante il suo primo mandato: dalle proteste dei gilet gialli al conflitto russo-ucraino con lo spettro di una Terza guerra mondiale e, soprattutto, la pandemia di Covid-19. Secondo fonti vicine alla coppia presidenziale citate dalla stampa francese, a rallegrarsi apertamente per i primi segni di invecchiamento del marito è stata la first lady, Brigitte Macron, ex docente di 68 anni, vedendoci “un vantaggio nel suo invecchiare più velocemente del previsto, così mi sta raggiungendo!”. Un’ottima opportunità che i suoi consulenti di comunicazione hanno colto al balzo, soprattutto in chiave elettorale, per far guadagnare consensi e aumentare il capitale simpatia dei francesi verso l’inquilino dell’Eliseo.