di Antonio Scali (tpi.it, 9 giugno 2020)
Emanuele Filiberto aveva già annunciato in passato la sua discesa nell’agone politico, ma si trattava di un espediente pubblicitario per lanciare una serie televisiva. Questa volta fa sul serio e lo fa con un progetto politico assolutamente vero. «Mi son deciso a fare qualcosa di concreto per la nostra Italia», con queste parole l’erede dei Savoia ha annunciato in un video la nascita di un think tank. «Diciamo la verità, l’Italia era già in crisi. Poi il Covid-19 ci ha messo di fronte ad una sfida che mai avremmo immaginato. Una sfida per la scienza, per il mondo della sanità e soprattutto per l’economia, ma anche per questa cattiva abitudine di rimandare la soluzione dei problemi», spiega Emanuele Filiberto nel filmato.«Non è questo il tempo della polemica, semmai è il tempo dell’amore. Vedete, ho sempre amato il mio Paese, fin da piccolo, quando potevo solo guardarlo da lontano. E ancora di più lo amo oggi, un oggi che sembra però non aver domani. E allora mi son deciso a fare qualcosa di concreto per la nostra Italia», aggiunge, mentre immagini di fabbriche e ospedali si alternano a quelle dei monumenti delle principali città. «Ho chiamato intorno a me donne e uomini esperti nelle tante competenze che l’Italia sa esprimere, per costruire insieme a loro, per tutti noi, un nuovo promettente futuro. Mi potreste dire che il primo nostro problema riguarda l’oggi, ma io penso sia saggio e coraggioso impegnarsi con il pensiero e con l’azione per consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti un’Italia di cui essere fieri, del cui futuro non sentiamo mai parlare, perché la politica lo ha cancellato. Questo è il vero problema», aggiunge Filiberto di Savoia.
«Che l’Italia sia bellissima lo sappiamo, è un meraviglioso museo a cielo aperto che dobbiamo conservare e amare, ma da solo non basta più. Per questo insisto nel dire che il futuro dell’Italia, insieme a voi, è qui e ora», conclude. Il suo progetto si chiama Più Italia, e verrà presentato il prossimo 11 giugno. Previsto il coinvolgimento anche della figlia Vittoria e del nipote dell’ex presidente francese François Mitterrand, Frédéric Mitterrand, già ministro francese della Cultura. In un’intervista al Tempo, Emanuele Filiberto aveva spiegato: «L’Italia del Made in Italy è sinonimo di talento e di velocità, quella dell’amministrazione pubblica è una tartaruga che se ne infischia dell’attesa sofferente dei nostri cittadini. Quella del tempo è la dimensione decisiva: per uscire dalla crisi, per battere la concorrenza internazionale. “Futuro” è diventata una parola sconosciuta all’orizzonte dei partiti. Mentre è la più importante risorsa che l’azione politica deve mettere a disposizione dei cittadini».