di Stefania Saltalamacchia (vanityfair.it, 16 marzo 2021)
Chiunque abbia conosciuto Meghan Markle, che faccia parte dei suoi sostenitori o dei suoi detrattori, usa sempre lo stesso aggettivo per definirla: «determinata». La 38enne, cresciuta a Los Angeles da madre insegnante di yoga afroamericana e papà direttore delle luci sul set di General Hospital, lo è sempre stata. Fin dai tempi della Immaculate Heart High School, d’impronta cattolica, per sole ragazze. Meghan durante gli anni scolastici frequenta laboratori teatrali, fa volontariato, è sempre la prima in classe ad alzare la mano. Invia addirittura una letterina all’allora First Lady Hillary Clinton per dirle che lo slogan di una pubblicità di detersivo non va bene, è sessista. «Tutte le donne d’America combattono contro lo sporco e l’unto delle pentole», la frase da cambiare.Poi quando si mette in testa di voler fare l’attrice, le prova tutte. La scuola di recitazione costosa, le conoscenze di papà Thomas, intanto finito in Messico, un (primo) marito produttore e l’ambizione di arrivare nelle prime file di Hollywood. Il ruolo più importante lo ottiene in Suits, serie tv girata in Canada. E, anche a Toronto, Meghan sa come entrare nei giri giusti. Come Jessica Mulroney, stilista che “veste” anche la moglie del Primo Ministro canadese, Sophie Grégoire-Trudeau. Intanto, non dimentica né l’impegno sociale né quello umanitario. «Vuole fare la differenza», sostiene chi la conosce bene. Ed è a Londra che, durante un appuntamento al buio, conosce il principe Harry. Il resto è storia. Che si voglia credere o meno all’intervista appena rilasciata a Oprah, è apparso fin dall’inizio evidente come a Meghan la vita reale sia subito apparsa “stretta”. Troppi obblighi da rispettare, protocolli da subire, dalla seconda fila del balcone di Buckignham Palace.
E ora che Meghan l’americana è tornata in patria, risalta fuori una teoria mai sopita del tutto. E completamente incompatibile con la vita da royal family. Perché se Harry non ha mai votato in vita sua, Meghan ha sempre avuto un’ambizione nemmeno poi tanto nascosta: la politica. Da Londra sapeva come far arrivare le sue frecciatine contro Donald Trump, e una volta “abbandonati” i Windsor ha subito messo le cose in chiaro, in un’altra intervista storica, parlando di elezioni – con Harry al fianco – in tv. Del resto, già nel novembre del 2019, in tempi non sospetti, i bookmaker britannici erano convinti che la duchessa avesse dei «piani ambiziosi e a lunga scadenza». E un documentario dal titolo Meghan for President, firmato da Nick Bullen, l’aveva profetizzato: la duchessa, diceva Bullen, «si sta preparando a trasferirsi permanentemente negli Usa per buttarsi in politica in patria».
Voci che, dopo le rivelazioni a Oprah, ritornano. L’ipotesi è stata avanzata dal Daily Mail che cita una fonte vicina all’ex premier Tony Blair, con forti legami con Washington, secondo cui Meghan «sta facendo rete tra i democratici più anziani con l’obiettivo di costruire una campagna e raccogliere fondi per la corsa alla presidenza degli Stati Uniti». La duchessa, scrive ancora il tabloid britannico, vorrebbe usare il clamore intorno alla sua intervista con Oprah per lanciare una carriera politica che potrebbe portarla fino alla Casa Bianca. Certo, non si tratta di un’impresa semplice. Anche perché Meghan non è una sprovveduta e nel suo sogno di diventare la prima donna presidente non può non tenere conto di Kamala Harris, attuale vicepresidente di Biden. Perché se nel 2024 Biden avrà 82 anni, Kamala ne avrà appena 60. E, ovviamente, non è solo una questione anagrafica.
Anche il suo biografo, Omid Scobie, sostiene che l’idea di un futuro in politica ha sempre affascinato Meghan. E l’anno scorso un’amica della duchessa aveva detto a Vanity Fair America che uno dei motivi per cui la 39enne non ha rinunciato alla cittadinanza americana quando ha sposato Harry era quello di poter mantenere aperta la possibilità di entrare in politica negli Stati Uniti. Un reale, certo, non avrebbe potuto farlo. Ma adesso Harry e Meghan non lo sono più. E se la Casa Bianca resta il sogno, Meg al momento potrebbe “accontentarsi” della California, dove vive. Le ultime uscite, del resto, l’hanno resa molto simpatica ai democratici della West Coast.