di Raffaele Giasi (wired.it, 24 luglio 2018)
La notizia arrivata venerdì è una di quelle che si fatica a capire, ed ancor più a commentare. Con una mossa quanto mai discutibile, Disney ha infatti licenziato in tronco James Gunn, uno dei suoi registi più apprezzati, autore del brand cinematografico Guardiani della Galassia, il cui successo ha spostato, senza dubbio, la produzione dei film Marvel verso gli orizzonti dello spazio profondo.Da sempre accanito oppositore di Donald Trump, Gunn si è guadagnato un gran numero di nemici tra i supporter del Presidente americano, tanto che questi si sono effettivamente mossi alla ricerca di qualunque cosa potesse screditare il regista, cosa che, infine, sono riusciti a fare. Proprio venerdì, infatti, tramite Twitter, sono stati reperiti dal sito conservatore One America News Network dei tweet datati tra il 2008 e il 2011, in cui il regista dava effettivamente il peggio di sé in termini di umorismo dark. Un tentativo, come commentato dallo stesso Gunn, di fare una satira maldestra e di cattivo gusto, finito goffamente e messo da parte già nel 2012 quando, arrivato in seno a Disney, fece una sorta di pubblico mea culpa per sottolineare quanto il suo carattere malmostoso del passato avesse poco a che fare con l’uomo che ha diretto poi Guardiani della Galassia. Gunn era spesso incline a uscite del tutto inadeguate su Twitter, complice la sua partecipazione attiva ai lavori di Troma Entertainment, la casa di produzione cinematografica apertamente di serie B che ha confezionato capolavori del trash come The Toxic Avenger o Tromeo and Juliet. Film divenuti veri e propri cult, ma il cui minimo comun denominatore era lo splatter, il gore, la ricerca costante di una sorta di disagio nello spettatore, pur potendo contare sulla partecipazione di attori e registi di tutto rispetto, tra cui, per dire, Brian De Palma e Robert De Niro. Nei tweet incriminati Gunn si “diverte” (ammetterà poi di essersi vergognato e pentito dei suoi tentativi di fare umorismo becero) a scherzare su stupro, pedofilia ed a fare battute di carattere razziale, e il tutto è stato poi raccolto da attivisti alt-right che si sono impegnati a diffondere il materiale in Rete, creando un topic che è rimasto per ore nei trend dei principali social network, obbligando quindi tanto il regista che la società a farsi avanti con una dichiarazione. La seconda ha poi reagito con il licenziamento del regista. Ovviamente Disney non poteva ignorare la faccenda. La compagnia è da sempre attivissima nel mantenere una certa immagine ad uso e consumo dei suoi prodotti. Il problema, semmai, è come mai si sia svegliata solo adesso. Sembra abbastanza improbabile che Disney nulla sapesse del passato di Gunn, un regista che, come detto, ha lavorato in seno ad una delle più controverse compagnie cinematografiche di sempre. Il sospetto è che questa mossa sia dettata dalla paura e dalla convenienza politica più che da un ponderato ragionamento sul provvedimento da prendere nei confronti di un regista “indisciplinato”. Un sospetto alimentato da un fatto analogo e recente: è notizia di oggi che Dan Harmon, co-creatore di Rick & Morty, sia finito nell’occhio del ciclone a causa di un video satirico risalente al 2009 in cui “violentava” un bambolotto, in una pesante parodia della serie tv Dexter. Ricomparso su 4chan, il video è stato rimbalzato da quegli stessi attivisti che si sono prodigati per il licenziamento di Gunn, specialmente sulla pagina Reddit dedicata a Donald Trump, The_Donald. La reazione è stata così veloce, così puntuale, che lo stesso Harmon si è fatto avanti per giustificarsi. La compagnia Adult Swim, per ora, pur prendendo le distanze, non sembrerebbe intenzionata a mettere da parte l’autore. Speriamo in bene.