di Luca Marconi (corrieredelmezzogiorno.corriere.it, 22 maggio 2020)
Si contano a centinaia le parodie o i meme a lui dedicati, ma così non si era mai visto e se è un gioco è altamente professionale, persino “educativo” e di sicuro piace al punto da mandare in tilt il server della Digilab Software. Il governatore “terribile” Vincenzo De Luca stavolta veste i panni del mitico Mario Bros, l’operaio aggiusta-tutto icona dei videogame dai primordi.
Con berretto rosso e tuta da lavoro, il governatore salta i corridori «cinghialoni» sul lungomare di Napoli, si arrampica su dischi-volanti/pizza-Margherita per afferrare mascherine e ad ogni bonus dispensa le sue massime: «Questa mascherina è buona per Bunny il coniglietto», «Mascherine alle farmacie!», «Chi non porta le mascherine è un imbecille». Poi gli tocca dribblare uno, due, anche tre o quattro premier Conte che sciorinano decreti e, se li prende in pieno, allora il De Luca Bros dice l’ultima parola, definitiva: «La Campania è derubata ogni anno di 350 milioni per la Sanità…».
L’autore è un enfant prodige, un giovanissimo studente di Ingegneria con la passione dell’informatica e dei videogiochi, Luigi Sannino. E non ha programmato questo delizioso gioco in 2D, che richiama i prodromi del videogame adventure, per uno sfizio. E nemmeno perché la sua passione sta diventando una professione con la Digilab Software. De Luca Run – questa la versione “vincenziana” di Mario Bros – nasce per il suo fratellino di nove anni, appassionato delle dirette del governatore. Così racconta lo stesso Sannino a TheWam.Net: «È nato per gioco ma è stato creato dopo una richiesta di mio fratello, è un bambino autistico e spesso gli propongo di fare qualcosa che stimoli la sua creatività. Il gioco su De Luca nasce perché adora le sue dirette. Inizialmente doveva restare privato ma poi ho capito che c’era un messaggio valido, forte». La corsa sul lungomare è avvincente: dopo Conte, De Luca Bros affronta la testa volante di Feltri (e il sottoscritto qui si è fermato, non è poi così facile). Ma, svela Sannino, «ho pensato d’inserire anche Salvini come ultimo avversario per la salvezza della Campania». Attenzione, comunque, «il gioco non è animato da finalità politiche. Io non ho votato De Luca, ma apprezzo lo sforzo che ha messo nell’emergenza e comunque è un videogioco: io li amo e li programmo da ragazzino, a quattordici anni ho pubblicato i primi titoli su Playstore». E, soprattutto, il fratellino è rimasto contentissimo.