di Giuseppina Brandonisio (repubblica.it, 14 settembre 2015)
In occasione dell’“Animal Day” il 19 settembre a Piazza del Popolo uno spettacolo con Vladimir Luxuria, Rocco Siffredi, Franca Valeri, Romina Power e la musica di Kutso, Adriano Bono e molti altri. Un’occasione per ripercorrere la storia di un movimento, tra rocker vegani e stili di vita alternativiC’era una volta, e a volte c’è ancora, il rock che voleva cambiare il mondo, il genio musicale che ha mutato il corso della storia, l’epopea di artisti votati all’autodistruzione, i mega concerti per richiamare l’attenzione sulle questioni umanitarie, l’esperienza di chi ha proposto uno stile di vita alternativo. E in tutto questo, anche loro, gli artisti che hanno sposato le cause animaliste. Nel nostro Paese ci sono 5 milioni di vegetariani, i vegani sono circa il 10% di loro. Le cifre comprendono anche gli artisti e i volti noti che il 19 settembre parteciperanno all’Animal Aid Live, il primo concerto animalista italiano, che si svolgerà in occasione dell’Animal Day, a Roma, in Piazza del Popolo. In Italia il movimento è solo all’inizio, ma nel campo del rock la storia degli animalisti musicali comincia alla fine degli anni Sessanta, coi Beatles, precursori d’eccellenza, anche dello stile alimentare. John Lennon infatti affermava: “Gli animali sono esseri senzienti e non si può pensare che siano stati concepiti per essere mangiati e indossati”, trasformandosi presto in un baluardo per vegetariani e vegani. E se Ringo Starr abbandonava il consumo di carne per questioni di salute, George Harrison non aveva ancora abbracciato la filosofia indiana nel 1969, ma si faceva accompagnare spesso in sala di registrazione dal suo biografo, Joshua Green, che racconta di come, durante le sedute di preparazione dell’album Abbey Road, un enorme vassoio di cibo vegetariano per George non potesse assolutamente mancare perché, per il chitarrista dei quattro di Liverpool, “una zuppa di lenticchie è molto meglio di una mezza dozzina di filetti”. Le vicende che condussero Paul McCartney ad adottare una dieta vegetariana, nel 1975, sono note e piene di malinconia. Insieme a sua moglie (morta poi nel 1998) fondò il Linda McCartney Foods, un marchio di prodotti per vegani e vegetariani e, nel 2009, con le figlie Stella e Mary, creò il movimento Meat Free Monday per spingere le persone a limitare il consumo di carne. Grazie alle sue numerose iniziative il movimento di Paul ha avviato una vera rivoluzione culturale in campo alimentare, contribuendo alla diffusione dei prodotti privi di proteine animali nei supermercati e stimolando la nascita dei ristoranti vegetariani, oggi diffusi in tutto il mondo. Jackson Browne, invece, proprio non riesce a diventare vegetariano. Ha dichiarato di aver smesso di mangiare carne ma anche di non saper rinunciare al pesce. Per lui la fauna ittica andrebbe rispettata assecondandone i ritmi riproduttivi, per la salvezza degli ecosistemi marini e per non impattare negativamente sulle sorti del pianeta, soprattutto da quando, in anni più recenti, le cause animaliste si sono unite alle lotte per la difesa dell’ambiente. Meat Is Murder è il secondo album degli Smiths, pubblicato nel 1985, un manifesto politico sbandierato contro Margaret Thatcher. Dopo 30 anni, Morrissey conduce ancora la sua strenua difesa del veganesimo. L’artista di Manchester aveva abolito la carne dalla propria dieta quando aveva 11 anni e oggi non vuole vederla né sentirne l’odore nei piatti di quanti lo circondano, imponendo ai propri collaboratori di mangiare vegetariano. Lo stesso invito rivolge ai fans, al pubblico, al mondo intero, attraverso dichiarazioni forti e capaci di fugare ogni dubbio circa il proprio integralismo alimentare. Attualmente il cantante è impegnato in un tour mondiale, dopo aver vinto molte battaglie private contro un cancro che lo ha colpito circa un anno e mezzo fa. Elvis Costello, un vegetariano dal 1980, forse meno integerrimo del connazionale Morrissey, due anni fa ha sostenuto il marchio Linda McCartney Foods prestando la voce a Heart Of The Country, film d’animazione che prende il titolo dalla canzone omonima che Paul e Linda scrissero nel 1970 e inserirono nel loro album, Ram, pubblicato l’anno successivo dalla Apple Records. Thom Yorke dei Radiohead, negli anni ’90, diventò vegetariano per amore di una donna e di quell’album degli Smiths, poi vegano, abolendo dalla propria dieta anche i prodotti di derivazione animale diversi dalla carne. Smise anche di bere e di fumare, per salvaguardare la voce. Del resto, “Vegan is sexy!” secondo Prince, che quasi 20 anni fa cantava Animal Kingdom, manifestando la volontà di non mangiare animali e di non nutrirsi del loro latte. Un discorso eloquente è anche quello di Moby, che nel 1996 pubblicò l’album Animal Rights. Di parere opposto al Principe di Minneapolis invece è stata Grace Slick, che aveva smesso definitivamente di mangiare bistecche ma che non aveva mai rinunciato a gustose torte di panna e cioccolato, preparate con uova e derivati del latte, naturalmente. Comunque, anche le donne del rock sanno essere delle virtuose a tavola, e infaticabili paladine dei diritti degli animali. Annie Lennox, Sheryl Crow, Sinéad O’Connor sono tra le più impegnate in tal senso, capaci di tener testa alle colleghe del pop, maggiormente schierate per la difesa dei diritti degli animali, contro il loro abuso ed il commercio. L’organizzazione PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) attualmente annovera tra le sue fila circa 98 rockstar, uomini e donne, tra le quali spiccano l’immancabile Bono degli U2, Sting, Pete Townshend e Roger Daltrey, Ozzy Osbourne, Red Hot Chili Peppers, Neil Young, Bob Dylan e molti altri. La scelta vegana è dunque una filosofia di vita, un’esigenza alimentare o un metodo da praticare per difendere le specie animali e l’equilibrio ambientale. Animal Aid Live, nata per accendere la luce sulle tematiche animaliste, per la prima volta premia i personaggi italiani che si sono distinti in azioni e comportamenti in loro favore. Sul palco, insieme agli ideatori di Vegan Chronicles, la prima web serie comica sulla scelta vegana, saliranno personaggi come Rocco Siffredi e Vladimir Luxuria, Franca Valeri, Valeria Rossi, Romina Power, Ivana Spagna. Con Kutso, Adriano Bono, Cristina D’Avena ci saranno inoltre alcuni gruppi musicali emergenti, come i New Disorder, gli AlogiA, i Pavic e molti altri. Il sito dell’evento è animalaidlive.com