di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 2 agosto 2023)
Pare che l’ultima sia stata Baby K, pseudonimo della rapper italiana Claudia Judith Nahum, quella del singolo Roma-Bangkok per intenderci, colpita da una fan dopo il concerto a Teramo. Poco prima era stato il caso di Cardi B (ci dev’essere una strana mania alfabetica tra le pop star), alla quale, durante un concerto, un fan ha tirato in faccia della birra: non per insurrezione di matrice futurista ma per uniformarsi alla moda del momento, che vede i fan lanciare sul palco i più disparati oggetti, anche un sex toy o le ceneri della mamma.
C’è il cantante che ne esce con un occhio pesto, quello che s’incazza e inveisce, quello che minaccia di sparare a salve sulla folla; quale che sia la reazione, tuttavia, è evidente che sta cambiando il rapporto fra pubblico e celebrità. Anticamente il pubblico si contentava di apparire nell’aura della celebrità, essere sullo sfondo dell’inquadratura o uno specifico accendino (non quello, quell’altro, a sinistra, un po’ più su) che ondeggiava a suon di musica. Poi, coi social, il pubblico si è illuso di interagire con la celebrità, likando le foto e pubblicando il commento insulso, ricevendo in rarissimi casi l’onore di un pollice alzato o l’investitura cavalleresca della reciproca sequela. La celebrità è diventata di famiglia, sempre presente e a portata di mano grazie al telefonino.
Poi qualcuno dev’essersi accorto che alla celebrità, giustamente, non frega nulla del pubblico: se qualcuno nel pubblico fosse davvero interessante, sarebbe una celebrità. Per questo le persone hanno iniziato a capovolgere gli schemi e, anziché aspirare a essere taumaturgicamente toccate dalla celebrità, hanno iniziato ad ambire a toccare la celebrità, che fosse col tramite della birra, del sex toy o delle ceneri della mamma. Per fortuna, a breve le celebrità potranno farsi sostituire negli eventi da ologrammi e Intelligenza Artificiale, così da ristabilire le distanze con il pubblico costretto invece a esserci di persona, mentre le celebrità staranno beatamente a casa propria a bersi una birra o a fare non so cosa coi sex toy o con le ceneri della mamma, che qualcuno aveva lanciato sul palco in tempi lontani.