Gli Stati Uniti hanno smentito abbia avuto un ruolo nella liberazione di Otto Warmbier, ma tra le altre cose ha regalato un libro di Trump al ministro dello Sport
(ilpost.it, 17 giugno 2017)
L’ex giocatore di basket statunitense Dennis Rodman, che con i Chicago Bulls di Michael Jordan vinse cinque titoli NBA tra il 1989 e il 1998, è arrivato in Corea del Nord mercoledì 14 giugno, il giorno della liberazione di Otto Warmbier – il ragazzo americano detenuto per 15 mesi nel Paese e rilasciato in gravi condizioni di salute – creando inizialmente il sospetto che potesse avere un ruolo nei negoziati.Negli ultimi anni, infatti, Rodman ha sviluppato un rapporto particolare di vicinanza con il regime nordcoreano: questa è la sua quinta visita nel Paese, la prima da quando Donald Trump è diventato presidente degli Stati Uniti. Un portavoce della sicurezza nazionale statunitense, Michael Anton, ha detto a CNN che non c’è alcun legame tra i due eventi e che Rodman non è in Corea del Nord in qualità di rappresentate degli Stati Uniti. Ieri però l’ex giocatore è stato fotografato mentre mostrava una copia del libro Trump: l’arte di fare affari al ministro dello Sport nordcoreano, una cosa abbastanza importante per due Paesi, che ufficialmente non hanno relazioni diplomatiche. Il resto del tempo invece ha fatto cose abbastanza ordinarie, come visitare luoghi storici per la dinastia dei Kim, palestre di basket e scuole. Nelle sue visite precedenti Rodman ha sviluppato una sorta di amicizia con il dittatore Kim Jong-un, grande appassionato di basket, di cui si è definito “un amico per la vita”, e conosce personalmente anche Donald Trump: lo aveva appoggiato nella campagna presidenziale del 2016 e aveva partecipato al suo programma televisivo, Celebrity Apprentice, nel 2009 e nel 2013.