Con il berretto frigio queste Olimpiadi sono non solo pagane, pure giacobine

di Camillo Langone (ilfoglio.it, 26 luglio 2024)

Santa Geneviève, patrona di Parigi, davvero grande è la tua carità se continui a intercedere per i parigini. Non bastava loro organizzare le consuete Olimpiadi pagane: le hanno volute pure giacobine. Non bastava l’osceno culto del corpo, l’idolatria della perfezione fisica e del successo sportivo (tutto opportunamente condannato dal Catechismo della Chiesa Cattolica al punto 2289).

Non bastava. Bisognava anche celebrare, con la mascotte-berretto frigio [le due Phryges: Phryge Olimpica e Phryge Paralimpica – N.d.C.], i rivoluzionari atei e tagliatori di teste. I Giacobini che nel 1793 bruciarono pubblicamente le tue reliquie. I vandali che distrussero la tua chiesa (non a caso la parola “vandalismo” nasce proprio durante la Rivoluzione per identificare i rivoluzionari e la loro “cancel culture” avanti lettera).

Bisognava proprio riesumare il berretto dei fanatici, dei settari, dei totalitari, dei terroristi di Robespierre, dei protofascisti (De Felice spiegò i legami tra giacobinismo e fascismo), scelto come simbolo da organizzatori che, forse inconsapevoli della violenza così evocata, ora temono atti terroristici. Quello scatenarsi dell’odio già evidentissimo nella partita Argentina-Marocco. Maledette Olimpiadi. Come potrai benedirle, Santa Geneviève?

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