Complotto

di Giovanni De Mauro (internazionale.it, 12 maggio 2023)

Oggi che l’emergenza per la pandemia è finita, potremmo riflettere con più distacco sui tanti fenomeni che hanno segnato questi anni di Covid. A cominciare dalle teorie del complotto, che hanno una storia antica. Recensendo per il settimanale l’Espresso un libro sull’argomento, nel 2014 Umberto Eco si chiedeva come mai le bufale avessero tanto successo. «Perché promettono un sapere negato agli altri», rispondeva.

Ph. Elias Valverde II / The Dallas Morning News / Tns

E, citando Pier Paolo Pasolini, aggiungeva: «Il complotto ci fa delirare perché ci libera dal peso di doverci confrontare con la verità. Ora, che il mondo sia pieno di complottardi potrebbe lasciarci indifferenti: se uno ritiene che gli americani non siano andati sulla Luna peggio per lui. Ma ecco che recenti studi di Daniel Jolley e Karen Douglas concludono che “l’esposizione a informazioni che favoriscono la teoria del complotto riduce l’intenzione di impegnarsi in politica rispetto a chi è esposto a informazioni che confutano le teorie della cospirazione”. Infatti se si è convinti che la storia del mondo sia diretta da società segrete, siano gli Illuminati o il gruppo Bilderberg, che stanno per instaurare un nuovo ordine mondiale, che posso fare io? Mi arrendo – e mi rodo. Per cui ogni teoria della cospirazione indirizza la pubblica immaginazione verso pericoli immaginari distogliendola dalle minacce autentiche. Come una volta ha suggerito Chomsky, immaginando quasi un complotto delle teorie del complotto, a trarre maggior beneficio dalle fantasticherie su un presunto complotto sono proprio le istituzioni che la teoria del complotto vorrebbe colpire. Il che vale a dire che, a immaginare che a far crollare le due torri sia stato Bush per giustificare l’intervento in Iraq, ci si muove tra varie allucinazioni e si smette di analizzare le tecniche e le ragioni vere per cui Bush è intervenuto in Iraq, e l’influenza che su di lui e la sua politica hanno avuto i neo-con. Il che indurrebbe a sospettare che a diffondere notizie sul complotto di Bush contro le due torri sia stato proprio Bush. Ma non siamo così complottardi».

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