di Giovanna Maria Fagnani (corriere.it, 11 agosto 2024)
Céline Dion bacchetta Donald Trump e il suo vice J.D. Vance per aver utilizzato My heart will go on, la celebre canzone nella colonna sonora del film Titanic, durante un comizio in Montana. E si concede una battuta: «Ma poi, veramente, QUELLA canzone?».
Il rimprovero arriva sul social network X, dove, sul profilo dell’artista, si legge: «Oggi, il team dirigenziale di Céline Dion e la sua etichetta discografica, Sony Music Entertainment Canada Inc., sono venuti a conoscenza dell’uso non autorizzato del video, della registrazione, dell’esecuzione musicale e dell’immagine di Céline Dion che canta My heart will go on durante un comizio della campagna di Donald Trump / J.D. Vance nel Montana». La chiosa è ironica.
Dopo aver precisato che «non approva questo o altri tipi di utilizzo simili» la star si chiede, di fatto, se sia la canzone giusta per una campagna elettorale. Già nel 2017 la Dion rifiutò di esibirsi alla cerimonia d’insediamento del tycoon, allora neopresidente degli Stati Uniti.
Oggi è impossibile pensare a Titanic senza My heart will go on, eppure, come raccontò la cantante, il regista James Cameron inizialmente non desiderava alcun brano per il suo film e fu solo l’ostinazione di René Angélil, marito e manager di Céline, a insistere perché ne fosse registrato un demo di prova. La canzone è diventata una hit mondiale.