Archivi categoria: Readings on Star Politics

L’eccezionalità di Franklin Delano Roosevelt

Ap Photo

(ilpost.it, 12 aprile 2025)

Ottant’anni fa, il 12 aprile 1945, Franklin Delano Roosevelt si accasciò sulla scrivania mentre posava per un ritratto ufficiale: morì per un’emorragia cerebrale. A 63 anni, aveva cominciato da 85 giorni il suo quarto mandato come presidente degli Stati Uniti. Era anche tornato da meno di due mesi dalla Conferenza di Yalta, dove con Winston Churchill e Josif Stalin aveva preso decisioni fondamentali per il periodo successivo alla Seconda guerra mondiale.

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“Il grande Gatsby” compie cento anni ma parla ancora di noi

di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 9 aprile 2025)

«E mentre meditavo sull’antico mondo sconosciuto, pensai allo stupore di Gatsby la prima volta che individuò la luce verde all’estremità del molo di Daisy. Aveva fatto molta strada per giungere a questo prato azzurro e il suo sogno doveva essergli sembrato così vicino da non poter più sfuggire. Non sapeva che il sogno era già alle sue spalle, in quella vasta oscurità dietro la città dove i campi oscuri della repubblica si stendevano nella notte».

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Con Trump lo Studio Ovale si è riempito d’oro

Pool via Ap

(ilpost.it, 8 aprile 2025)

Nei primi mesi del suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha riempito lo Studio Ovale di coppe, cornici e ornamenti d’oro. È prassi che ciascun presidente arredi l’ufficio nella Casa Bianca a Washington secondo i propri gusti, ma lo stile opulento scelto da Trump appare in netto contrasto con quello più sobrio del suo predecessore Joe Biden.

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Se l’abito da sposa è tradizionalmente bianco la ragione è tutta “reale”

Franz Xaver Winterhalter, “Queen Victoria in her wedding dress”, 1847 / Royal Collection – Wikimedia Commons

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 22 marzo 2025)

L’abito da sposa bianco, una tradizione che quest’anno compie 185 anni. Possiamo essere così precisi nel datare l’inizio dell’usanza perché sappiamo chi fu la prima a lanciare la moda del vestito che avesse il colore dell’innocenza e della purezza per il giorno del matrimonio. Si tratta della regina Vittoria del Regno Unito, che per le nozze con il principe Alberto, celebrate il 10 febbraio 1840 nella Cappella Reale di St. James Palace, scelse un modello che sopravvive ancora oggi nel nostro immaginario, godendo anzi di ottima salute.

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La guerra commerciale di Trump è fondata sulle teorie di un economista immaginario

Ph. Paul Sancya / File – Ap

(linkiesta.it, 8 aprile 2025)

Dentro ognuno di noi c’è una minuscola speranza: che la guerra dei dazi scatenata da Donald Trump contro il resto del mondo non sia frutto del caso, ma di un piano preciso, elaborato, con fondamenti economici credibili e comprovati. Un desiderio umano, che ci spinge a credere che le decisioni economiche dell’uomo più potente del mondo siano il risultato di un pensiero strategico, complesso, razionale.

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Attivismo in t-shirt

Willy Chavarria

di Paola Palazzo (linkiesta.it, 5 aprile 2025)

Prima che i social media diventassero piazze virtuali in cui condividere opinioni, proteste e dichiarazioni d’intenti, era il cotone a farsi portavoce dei manifesti più dissonanti. Le celebrity, spesso sotto assedio mediatico, trovavano nelle t-shirt stampate un canale diretto, immediato e visivo per rispondere ai gossip e rivendicare il proprio punto di vista.

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La “Gold Card” di Trump da 5 milioni di dollari

(today.it, 4 aprile 2025)

Come re Mida, il presidente americano Donald Trump vuole trasformare tutto ciò che tocca in oro per rendere l’America ancora più ricca e potente. Dopo i dazi torna a parlare della Gold Card, la carta d’oro da 5 milioni di dollari che permette ai super ricchi di ottenere uno speciale permesso di soggiorno negli States.

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Resistenza musicale in Argentina

Ph. Fabio Saltarelli

di Anaïs Richard (La Lettre Du Musicien / internazionale.it, 28 marzo 2025)

Un fumo pungente, neon rossi e teste rasate. Con la sua atmosfera da locale punk, il Club Atlético Fernández Fierro (Caff) è la vetrina della nuova generazione del tango argentino. Una tela nera rammendata si apre mettendo in scena i padroni incontrastati del club, l’Orquesta Típica Fernández Fierro.

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Javier Milei e il Nostradamus argentino

Ph. Juan Ignacio Roncoroni / Epa

di Valerio Clari (ilpost.it, 25 marzo 2025)

Javier Milei si è presentato sin dalla campagna elettorale come l’uomo che avrebbe salvato l’Argentina, investendosi di una “missione” dai contorni mistici, da portare a termine con misure radicali. Si è fatto notare anche per una serie di stranezze ed elementi simbolici, come l’effige del leone che richiama la sua capigliatura o la motosega come simbolo dei tagli alla spesa pubblica.

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