Archivi categoria: Readings on Star Politics

Marco Rubio è andato in tv con una croce sulla fronte

Fox News

di Ugo Milano (open.online, 6 marzo 2025)

Perché Marco Rubio si è presentato in tv con una croce sulla fronte? Il segretario di Stato americano ha rilasciato un’intervista a Fox News, l’emittente Usa più vicina ai conservatori, in cui ha parlato dei negoziati di pace per l’Ucraina, la situazione in Medio Oriente e il recente discorso di Donald Trump al Congresso.

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La polo di Zelensky è un caso geopolitico

Ph. Saul Loeb / Afp

di Francesco Spartà (agi.it, 5 marzo 2025)

Chi avrebbe mai immaginato che la scelta di una polo, anche se firmata, sarebbe diventata una questione geopolitica? A chiederselo è stata Elvira Gasanova, la stilista ucraina dietro la scelta dell’outfit del presidente Volodymyr< Zelensky alla Casa Bianca, in un’intervista alla rivista Women’s Wear Daily.

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Il Tottenham non vuole più essere chiamato solo “Tottenham”

Ph. Steve Luciano / Ap

(ilpost.it, 23 febbraio 2025)

Il Tottenham Hotspur Football Club è una squadra inglese di calcio fondata nel 1882. Gioca da sempre nel quartiere di Tottenham, nel Nord-Est di Londra, e per gran parte della sua storia è stato identificato semplicemente come Tottenham: nelle classifiche sui giornali e in tv compariva come Tottenham e i tifosi lo chiamavano così, pur utilizzando anche le formule Hotspur o Spurs.

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In una partita di Serie A quasi tutto è in vendita

Socios

(ilpost.it, 21 febbraio 2025)

Chi segue la Serie A di calcio o guarda saltuariamente qualche partita potrebbe aver notato che a volte, dopo che viene segnato un gol, l’arbitro prende il pallone e lo consegna a un addetto a bordo campo, il quale a sua volta lo infila dentro un sacco di stoffa con la scritta “Socios”. In quel momento appare sullo schermo un QR code attraverso cui le persone possono collegarsi al sito della piattaforma Socios e provare a comprare all’asta il pallone di quel gol, certificato attraverso un sistema di blockchain (la certificazione è il servizio offerto da Socios).

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Kanye West va in giro con una maglietta con la svastica

(corriere.it, 3 marzo 2025)

Il rapper statunitense Kanye West, ora noto come Ye, è stato avvistato giovedì [27 febbraio] a Los Angeles con una maglietta bianca con una svastica. Il disegno sembra essere lo stesso che ha promosso nel bizzarro e controverso spot del Super Bowl. In un breve video si vede il rapper parlare con un gruppo di uomini prima di rivolgere la sua attenzione alla telecamera.

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Bundesliga: il St. Pauli sospende l’inno scritto da un nazista

Getty Images

di Jacopo Manfredi (repubblica.it, 17 febbraio 2025)

Dopo una lunga discussione interna, il St. Pauli ha deciso che per ora non farà più risuonare all’interno del proprio stadio le note dell’inno cult Das Herz von Sankt Pauli (Il cuore di St. Pauli) che da circa vent’anni precede l’ingresso della seconda squadra di Amburgo al Millerntor. Il motivo è che, al di là dei fischi con cui veniva accolto dai sostenitori avversari, anche tra la tifoseria marrone sono nate polemiche a causa del passato nazista di chi aveva composto il testo, ovvero Josef Ollig.

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La vera storia del “saluto romano”

di Antonio Carioti (corriere.it, 28 febbraio 2025)

Cent’anni fa Benito Mussolini, intento alla costruzione della dittatura dopo aver superato la crisi del delitto Matteotti, impose l’uso del “saluto romano” nelle amministrazioni civili: era il 27 novembre 1925. Un segno evidente della volontà di fascistizzare l’apparato dello Stato, mettendolo al servizio di una parte che si proclamava unica vera rappresentante della nazione e, in quanto tale, legittimata a dominare la società intera.

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Oscar 2025: Israele contro la vittoria di “No Other Land”

Ap

di Veronique Viriglio (agi.it, 3 marzo 2025)

Il ministro della Cultura di Israele, Miki Zohar, denuncia la vittoria agli Oscar del documentario palestinese-israeliano No Other Land [scritto, prodotto, diretto e montato da un collettivo israelo-palestinese composto da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal nel 2024 – N.d.C.] perché «distorce l’immagine di Israele nel mondo». Il duro j’accuse di Zohar è arrivato con un messaggio su X a poche ore dal trionfo a Los Angeles del film che documenta le demolizioni effettuate da Israele nel villaggio palestinese di Masafer Yatta, in Cisgiordania.

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Quando Hollywood alza la voce: i discorsi più politici agli Oscar

Getty Images / iStock

di Monica Coviello (vanityfair.it, 2 marzo 2025)

Dietro la patina dorata di Hollywood, gli Oscar sono sempre stati anche un palcoscenico per le istanze politiche, un riflettore acceso sulle questioni sociali del momento. Dai discorsi appassionati alle scelte di premiazione, l’Academy Awards ha spesso rappresentato un termometro delle tensioni e dei cambiamenti nella società, dimostrando che il cinema è anche una forma di espressione e di protesta.

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La macchina da soldi del Maga

Ph. Elijah Nouvelage / Afp via Getty Images

di Ugo Barbàra (agi.it, 25 febbraio 2025)

Non solo ordini esecutivi, ma magliette, cappellini, felpe, orologi e qualunque strumento di merchandise la campagna di Donald Trump possa immaginare e vendere. Slogan come “Make Greenland Great Again”, “Gulf of America” e “Doge” sono replicati – e venduti – ovunque insieme ai cappellini neri “Dark Maga” come quello indossato da Elon Musk.

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