Boris Johnson le prova tutte per dimagrire

(agi.it, 31 gennaio 2021)

È l’ultima moda di alcuni nutrizionisti, il “fasting diet”, il digiuno intermittente, e pare che il premier britannico Boris Johnson sia uno dei nuovi adepti: saltare pasti per perdere peso. Il premier cerca di dimagrire da quando, la scorsa primavera, è stato ricoverato perché ammalatosi di Covid-19 ed è finito in terapia intensiva. Una volta guarito, ha raccontato più volte come la sua difficoltà nel combattere il virus sia stata causata dall’essere “troppo grasso”. Da allora ha perso parecchi chili (ma non abbastanza), ha notevolmente aumentato l’attività fisica (viene spesso fotografato mentre fa jogging nei giardini di Buckingham Palace) e ha assunto un personal trainer.

Ph. Tayfun Salci / Anadolu Agency – Afp
Ph. Tayfun Salci / Anadolu Agency – Afp

Pare sia stato proprio lui, Harry Jameson, il guru che lo ha iniziato alla nuova dieta. «A volte salta la colazione o il pranzo», ha raccontato a The Times un amico di Jameson. Ci sono diversi modi di digiunare in maniera intermittente. Quello più noto è lo schema cosiddetto 16:8: si mangia nell’arco di 8 ore e si digiuna nelle restanti 16. Un altro schema è quello 5:2: si mangia normalmente per 5 giorni a settimana, nei restanti l’apporto calorico viene ridotto a un quarto del fabbisogno giornaliero abituale, circa 500 calorie. Il giudizio scientifico su questo regime alimentare non è univoco: c’è chi dice, tante per dirne una, che rallenta il metabolismo. Ma chi ne decanta i benefici non si risparmia: aumenta la massa muscolare, depura l’organismo, combatte i radicali liberi, riduce la pressione sanguigna, migliora il controllo della glicemia, dà maggiore energia e tono all’organismo.

Johnson pare ce la voglia mettere tutta e ha anche lanciato una campagna nazionale per combattere l’obesità. E per convincere, ha le sue carte: «Quando ero in terapia intensiva ero decisamente in sovrappeso. Ora inizio la giornata andando a correre con il cane: una corsa abbastanza dolce ma in realtà sempre più veloce man mano che sono più in forma. E il bello dell’andare a correre di buon mattino è che niente può andare peggio per il resto della giornata».

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