(agi.it, 5 ottobre 2021)
Cantante, attore e attivista: buon compleanno a Sir Robert Frederick Zenon Geldof, meglio noto come Bob Geldof, che spegne 70 candeline. Nato in Irlanda, a Dún Laoghaire, il 5 ottobre 1951 da genitori cattolici, Robert ed Evelyn, ha frequentato il Blackrock College, una scuola privata vicino a Dublino, e qui ha scoperto, da vittima, il dolore e i danni del bullismo: questa esperienza lo renderà ancora più sensibile e lo spingerà, per tutta la vita, a mettersi in gioco per i più deboli. La carriera di Bob Geldof, infatti, è strettamente intrecciata con il suo impegno sociale: è conosciuto in tutto il mondo per la sua lotta contro la fame e le malattie in Africa, attività che negli anni è diventata una missione di vita.
Geldof fonda il suo gruppo, i Boomtown Rats, nel 1975, e scala con loro la vetta alle classifiche britanniche; partecipa come attore, nella parte del protagonista Pink, al film Pink Floyd – The Wall, diretto nel 1982 da Alan Parker. È a metà dei gloriosi anni Ottanta che Bob mostra al mondo la strada che intende percorrere: nel 1984, assieme a Midge Ure, scrive la canzone Do they know it’s Christmas?, che viene cantata dai migliori artisti britannici dell’epoca, riuniti nel gruppo Band Aid: è subito successo, di pubblico e di vendite, e scalata nelle classifiche, ma i proventi vengono interamente devoluti in favore delle popolazioni africane colpite dalla carestia. È il segnale che Bob vuole dare al mondo, e che presto lo porta a creare un successo irripetibile: l’anno successivo, infatti, nel 1985, la scena pubblica conosce Usa for Africa, un supergruppo di 45 celebrità della pop music, tra cui Michael Jackson, Lionel Richie, Stevie Wonder e Bruce Springsteen, che, cantando We are the world, un singolo prodotto da Quincy Jones, farà la storia della musica. È un successo planetario, i cui proventi vengono devoluti alla popolazione dell’Etiopia, afflitta in quel periodo da una disastrosa carestia. We are the world vince il Grammy Award come canzone dell’anno, come disco dell’anno e come miglior performance di un duo o gruppo vocale pop.
Nel 1985, sull’onda di queste esperienze e con l’aiuto di molti altri artisti, Bob Geldof si dedica anima e corpo all’organizzazione del Live Aid, un concerto rock in mondovisione tenutosi il 13 luglio in due diversi continenti: allo stadio di Wembley a Londra e lo stadio JFK di Filadelfia. A questa manifestazione, senza precedenti nella storia della tv e della musica, partecipano le maggiori personalità dello spettacolo. L’evento è stato raccontato dettagliatamente nella seconda parte del suo libro autobiografico, Tutto qui? Nel 2005 “Saint Bob” promuoverà una nuova edizione dell’evento, il Live 8: 10 concerti organizzati nel luglio di quell’anno, nelle nazioni appartenenti al G8, per riunire milioni di fan. Sempre nel 2005 Geldof aderisce al progetto per la realizzazione del film Soldiers of Peace, che coinvolge 14 Paesi nel mondo per la realizzazione di una pace globale. Nello stesso anno Geldof difende pubblicamente l’operato in Africa del presidente degli Stati Uniti in carica George W. Bush, definendolo «migliore di quello di ogni altro presidente statunitense»; ma è nel 2008 che approda in politica apertamente, diventando consulente sulla povertà del Partito Conservatore britannico. Negli anni Novanta svolge anche attività imprenditoriali: fonda una società di produzione televisiva e una società di viaggi, che poi venderà realizzando diversi milioni di dollari di profitto.
Dietro a un’immagine pubblica vivace e dinamica, una vita privata non molto tranquilla: dopo 10 anni di fidanzamento, nel giugno 1986 Bob Geldof sposa la conduttrice televisiva Paula Yates, da cui ha 3 figlie: Fifi Trixibelle (31 marzo 1983), Peaches Honeyblossom (13 marzo 1989 – 7 aprile 2014) e Little Pixie (17 settembre 1990). Divorziano nel maggio del 1996 e il 22 luglio 1996 la Yates dà alla luce Heavenly Hiraani Tiger Lily, figlia del leader degli INXS Michael Hutchence. Dopo la morte di Hutchence nel 1997 e della ex moglie Yates nel 2000, Bob Geldof ha ottenuto la piena custodia delle 3 figlie e anche di Tiger Lily. Oggi vive a Londra con la compagna Jeanne Marine, attrice francese. Il 7 aprile 2014 la figlia Peaches è stata ritrovata morta nella sua villa del Kent. Un dolore che ha segnato profondamente Geldof e lo ha spinto ancora di più a un’esistenza ritirata e introspettiva.