di Francesca Ceccarelli (tpi.it, 19 giugno 2019)
Madonna, la regina del pop mondiale, nel suo nuovo lavoro ancora una volta decide di stupire tutti anche con un omaggio all’inno partigiano Bella ciao. «Sì, è il mio omaggio ai partigiani» rivela a Il Messaggero in occasione di un incontro con la stampa italiana.A fare da sfondo alle confessioni di Madonna su Madame X un esotico e misterioso club londinese nella zona di Marylebone. Tra fermento politico e sperimentazione musicale, miss Ciccone sarà a New York come testimonial del Pride a cinquant’anni dai moti di Stonewall. «Confesso che per un attimo» continua nell’intervista «ho pensato di candidarmi a presidente degli Stati Uniti: farei di sicuro meglio di Trump».
E nei testi delle nuove tracce Madonna non resta certo a guardare ma si espone in prima linea su temi come la diffusione delle armi in America in God control o a difesa di Israele, delle donne stuprate, dei gay o dei bambini sfruttati in Killers who are partying. Di sicuro Madame X è un disco politico, come conferma lei stessa: «La musica deve essere politica, io lo sono e spero che altri seguano. C’è bisogno di voci critiche come quelle di John Lennon e Bob Marley».
In attesa dell’inizio del tour mondiale che partirà il prossimo 12 settembre, i fan italiani ancora non possono accaparrarsi il loro biglietto: manca infatti una data nel Belpaese. Dopo il no della Scala di Milano e varie proposte tra cui quella del San Carlo a Napoli, Madonna non demorde: «La voglio e non me l’hanno data. Si apre alle novità, tranne che a Madame X. Sogno di esibirmi nei teatri d’opera, non in posti moderni o palasport. Lì però non gradiscono gente come me, causa scompiglio».