di Giacomo Galanti (huffingtonpost.it, 2 maggio 2022)
«Avete studiato la storia?». «Più o meno». Comincia così il celebre incontro al Cremlino tra Iosif Stalin e Sergej Michajlovič Ėjzenštejn. È l’inizio del 1947 e il grande regista russo sta preparando il secondo episodio della trilogia su Ivan il Terribile. Si tratta dell’ultimo film che girerà. I tempi dei capolavori come La corazzata Potëmkin e Ottobre sono lontani. Quando addirittura, per un momento, durante un suo viaggio negli Stati Uniti, sembra possa iniziare una carriera a Hollywood su richiesta della Paramount. Ma non se ne fa nulla. Ėjzenštejn torna in patria, e attraversa il periodo delle purghe e del terrore staliniano. Tuttavia, il dittatore sovietico nei confronti del maestro prova una specie di stima. Se così non fosse difficilmente Ėjzenštejn sarebbe riuscito a terminare qualche anno prima, in piena seconda guerra mondiale, il primo episodio della trilogia. Anche con un dispendio di risorse non da poco.
Per la seconda parte, intitolata La congiura dei Boiardi, Stalin decide però di dire la sua e fa convocare il regista e l’attore Nikolaj Čerkasov al Cremlino. Intorno al grande tavolo ci sono anche il ministro degli Esteri Vjačeslav Michajlovič Molotov e il severo custode della linea culturale dell’Unione Sovietica, Andrej Aleksandrovič Ždanov. Il faccia a faccia è la dimostrazione di come il potere politico tenti di schiacciare la libertà creativa di un artista. Da una parte ci sono Stalin e i suoi accoliti che argomentano e spiegano la propria visione del film, dall’altra c’è Ėjzenštejn che risponde in maniera secca e sfuggente. Il dialogo è stato riportato in alcuni articoli di giornale e in alcuni saggi, quando, alla fine degli anni Ottanta, molti documenti segreti dell’Unione Sovietica sono stati resi pubblici. Ne riportiamo uno stralcio da un articolo di Repubblica del 1988 firmato da Ezio Mauro.
Stalin
Avete studiato la storia?
Ėjzenštejn
Più o meno.
Stalin
Più o meno? Anch’io conosco un pochino la storia. Voi avete mostrato l’opritchina [la guardia del corpo di Ivan, N.d.R.] in modo scorretto. L’opritchina è l’armata del re, un esercito regolare, progressista. Nel vostro film, appare invece come una specie di Ku Klux Klan.
Ėjzenštejn
Quelli sono coperti da cappucci bianchi, mentre nel nostro film i cappucci sono neri.
Ždanov
Questa differenza non è fondamentale. […] Ivan il Terribile dipinto da Ėjzenštejn è un nevrastenico.
Molotov
In generale, l’accento è messo sulla psicologia, su una presentazione eccessiva delle contraddizioni psicologiche interiori e delle emozioni personali.
Stalin
Bisogna mostrare le figure storiche correttamente per quanto riguarda lo stile. Così per esempio nel primo episodio non è corretto che Ivan il Terribile si stringa così a lungo con sua moglie. A quell’epoca, non si faceva. […]
Čerkasov
Noi siamo convinti che faremo un buon film. Io lavoro al personaggio di Ivan il Terribile non soltanto al cinema ma anche al teatro da molto tempo. Amo questo personaggio e penso che il nostro rifacimento della sceneggiatura può rivelarsi corretto e veritiero.
Stalin
Bene, proviamo.
Čerkasov
Io sono convinto che il rifacimento riuscirà.
Stalin
Dio faccia sì che ogni giorno sia un anno nuovo…
Ėjzenštejn
Ci saranno delle istruzioni particolari riguardo al film?
Stalin
Io non vi dò istruzioni, io espongo le osservazioni dello spettatore. Bisogna dare ai compagni Čerkasov e Ėjzenštejn la possibilità di perfezionare l’idea e il film. Quanto all’interpretazione di Ivan il Terribile, il suo aspetto fisico è corretto, non c’è niente da cambiare. L’aspetto esteriore di Ivan è buono.
Čerkasov
Si può lasciare nel film la scena dell’assassinio di Staritski?
Stalin
La si può lasciare: ci sono pur stati degli assassinii. […]
Čerkasov
Bisognerà presentare la bozza della nuova sceneggiatura per l’approvazione al Politbjuro?
Stalin
È inutile, sbrogliatevela voi. In genere, è difficile giudicare da una sceneggiatura, è più facile esprimersi su un’opera finita. Voi desiderate leggere questa sceneggiatura?
Molotov
No, veramente io faccio un altro mestiere.
Ėjzenštejn
Sarebbe bene che nessuno spingesse per accelerare la messa in scena del film.
Stalin
Non fatevi fretta in alcun caso. Noi in genere proibiamo l’uscita di film fatti di corsa. Se occorre un anno e mezzo per la realizzazione del film, o due anni, o anche tre, bisogna impiegare il tempo necessario perché venga bene e sia scultoreo. […] E voi, Ėjzenštejn, vi appassionate troppo per delle ombre, distraete il pubblico dall’azione del film con la barba dello Zar. Ivan il Terribile solleva troppe volte la testa perché si veda meglio la sua barba.
Ėjzenštejn
Accorcerò la barba allo Zar.
Stalin
Che Dio vi aiuti.
Per la cronaca, questo lungo incontro non serve per la buona sorte del film, che, pronto poco dopo, verrà distribuito solo nel 1958. Quando sia Ėjzenštejn sia Stalin erano già morti.