Tutti gli articoli di Star Politics

Su TikTok c’è chi sfrutta la guerra tra Israele e Hamas per far soldi

di David Gilbert (wired.it, 28 ottobre 2023)

Diversi utenti di TikTok stanno sfruttando una funzione di livestreaming poco conosciuta dell’app per guadagnare facendo leva sull’enorme interesse intorno alla guerra tra Israele e Hamas, pur non avendo alcun legame con la crisi. E in tutto questo, la piattaforma si prende fino al 50 per cento dei guadagni.

CFOTO / Getty Images

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Meloni e lo scherzo russo

(adnkronos.com, 1° novembre 2023)

Si chiamano Vovan e Lexus e sono i due comici russi che, con uno scherzo telefonico, hanno teso una trappola alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni cercando di carpirle dichiarazioni sulla guerra tra Ucraina e Russia. Al secolo Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei Vladimirovich Stolyarov, 36 e 37 anni, hanno all’attivo una lunga serie di scherzi: riescono a superare le barriere istituzionali e a contattare leader internazionali e figure di primo piano.

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Da quando le nazionali cantano gli inni prima delle partite?

(ilpost.it, 28 agosto 2023)

Nello sport esistono usanze talmente vecchie da passare ormai per scontate. Ci sono nazionali che, per esempio, sono conosciute da sempre con dei colori che non sono quelli delle loro bandiere, come l’Italia, i Paesi Bassi e la Nuova Zelanda. Sempre in ambito internazionale, in alcuni sport le nazionali britanniche giocano divise, mentre in certi eventi, come le Olimpiadi, si presentano tutte insieme come Gran Bretagna.

Ph. Shaun Botterill / Getty Images

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Nel nuovo calendario la strategia di Putin in vista delle elezioni

di Fabrizio Dragosei (corriere.it, 21 ottobre 2023)

Adesso che la Russia è veramente impegnata militarmente, niente foto di Putin con fucili in mano, con leopardi o a torso nudo a cavallo in Siberia. Il nuovo calendario per il 2024 messo in vendita dal quotidiano pro-Cremlino Komsomolskaya Pravda presenta un’immagine del presidente particolarmente rassicurante, probabilmente in vista delle elezioni presidenziali dell’anno prossimo, come ha fatto notare il corrispondente della Bbc Steve Rosenberg che ha esaminato a fondo le varie foto.

Ap

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Per le celebrità scusarsi è diventato parte del lavoro

(ilpost.it, 24 agosto 2023)

La settimana scorsa i Killers, la band rock statunitense famosa per canzoni come Mr. Brightside e Human, si sono trovati in una situazione complessa durante un concerto in Georgia, il Paese del Caucaso invaso temporaneamente dalla Russia circa quindici anni fa. Verso la fine del concerto il cantante Brandon Flowers ha chiesto se nel pubblico ci fosse qualcuno che sapeva suonare la batteria e che volesse salire sul palco a suonare insieme a loro la canzone For reasons unknown, come spesso succede durante le loro esibizioni.

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Ravetto lancia una “riffa” per finanziare la Lega

(adnkronos.com, 27 ottobre 2023)

«Oggi è il mio giorno, nel senso che è il giorno dedicato a me per sostenere la Lega. Se vorrete, vi allego l’indirizzo, qualunque erogazione liberale detraibile al 26%, va bene qualunque importo… In ogni caso grazie, grazie che mi seguite…». La leghista Laura Ravetto lancia una sorta di “riffa social” attraverso un video per promuovere la raccolta fondi a sostegno del Carroccio.

Fotogramma

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Instagram e gli “shadow ban” su Israele e Palestina

(ilpost.it, 19 ottobre 2023)

Su Instagram da giorni moltissimi utenti, soprattutto tra attivisti, giornalisti e altre persone che stanno seguendo la guerra nella Striscia di Gaza, segnalano che i loro post e le loro Storie su Instagram che parlano delle condizioni di estrema difficoltà in cui vivono le persone nei territori palestinesi o che esprimono vicinanza alla causa palestinese ottengono un numero di visualizzazioni e interazioni molto inferiore a quello riservato agli altri loro altri contenuti.

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L’appello delle star di Hollywood per fermare Hamas

(linkiesta.it, 25 ottobre 2023)

Pubblichiamo la lettera aperta pubblicata dall’organizzazione no-profit Creative Community for Peace in cui si esorta la comunità dello spettacolo a condannare le azioni di Hamas e a sostenere Israele, chiedendo inoltre a tutti di astenersi dal condividere informazioni errate sulla guerra e di fare tutto ciò che è in loro potere per sollecitare i terroristi palestinesi a restituire gli ostaggi alle loro famiglie.

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L’industria del cinema si riconverte alla guerra

(ilpost.it, 25 ottobre 2023)

Dal giorno successivo all’attacco di Hamas in Israele le Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno ordinato la chiusura dei cinema, l’interruzione di tutte le produzioni cinematografiche e televisive e la fine anticipata dell’Haifa Film Festival, per consentire la riorganizzazione del settore audiovisivo a supporto delle operazioni militari e della copertura informativa della guerra. Quanto successo in Israele è una versione più estesa e organizzata di un fenomeno che si era già osservato un anno e mezzo fa in Ucraina, subito dopo l’invasione russa.

Ph. Oded Balilty / Ap

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