Tutti gli articoli di Star Politics

Don Winslow: “Smetto coi libri per lottare contro Trump”

di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 9 maggio 2024)

Don Winslow è tornato, Don Winslow sta andando via. Città in rovine, pubblicato da Harper Collins, è l’ultimo capitolo di una trilogia che ha stregato milioni di lettori, ma è anche l’inizio di un addio. Lo scrittore americano, con trent’anni di carriera e venticinque bestseller alle spalle, ha scelto di abbandonare la letteratura, in parte per investire più tempo nell’attivismo politico alla vigilia delle presidenziali Usa. La sua intervista a Huffpost.

Ph. Fredrik Sandberg / TT

Continua la lettura di Don Winslow: “Smetto coi libri per lottare contro Trump”

L’Eurovision contest(ato): polemiche e controversie per l’uso dei simboli pro e contro la guerra israelo-palestinese

(linkiesta.it, 10 maggio 2024)

Hurricane è la canzone dell’uragano del 7 ottobre, la data maledetta del terrore di Hamas contro Israele. Eden Golan l’ha cantata all’Eurovision Song Contest di Malmö, dopo svariate polemiche iniziate più di un mese fa che hanno portato gli autori ad accettare la modifica del titolo originale (October Rain) e del testo. Variazione perentoriamente richiesta dalla European Broadcasting Union (Ebu) per aver infranto le regole sulla neutralità politica.

Continua la lettura di L’Eurovision contest(ato): polemiche e controversie per l’uso dei simboli pro e contro la guerra israelo-palestinese

L’industria di blogger e influencer che gira intorno all’Eurovision

(ilpost.it, 5 maggio 2024)

William Lee Adams è un giornalista statunitense-vietnamita che lavora da anni per la Bbc. Migliaia di persone lo conoscono, però, in un’altra veste: quindici anni fa ha fondato Wiwibloggs, uno dei più noti siti dedicati interamente all’Eurovision Song Contest, il più grande festival musicale europeo, nonché uno degli eventi televisivi non sportivi più seguiti al mondo.

Ph. Jon Super / Ap

Continua la lettura di L’industria di blogger e influencer che gira intorno all’Eurovision

Il Comune di Maglie ricorda Aldo Moro: sui manifesti Fabrizio Gifuni

di Carlo Testa (lecce.corriere.it, 7 maggio 2024)

Il volto di Fabrizio Gifuni al posto di quello di Aldo Moro. La gaffe è stata fatta dal Comune di Maglie (città natale dell’ex presidente del Consiglio, in provincia di Lecce) sui cartelloni affissi per la cerimonia commemorativa del quarantaseiesimo anniversario dell’omicidio di Moro, prevista per l’8 maggio. Al posto di una foto dell’ex presidente della Democrazia Cristiana, però, chi ha ideato il manifesto ha messo quella dell’attore Fabrizio Gifuni, che ha interpretato Moro nel film Esterno notte di Marco Bellocchio del 2022.

Continua la lettura di Il Comune di Maglie ricorda Aldo Moro: sui manifesti Fabrizio Gifuni

Gennarone, sicuri che la politica sia affar tuo?

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 3 maggio 2024)

Non conoscevo Gennarone, il rapper che ha dato della [censura] a Giorgia Meloni dal palco del Primo Maggio a Foggia, così come non conoscevo la stragrande maggioranza dei Gennaroni e dei Gennarini che per la Festa del Lavoro si sono esibiti sui palchi di tutta Italia, dal Circo Massimo a quelli minimi. Di sfuggita tuttavia ho visto agitarsi e sbraitare uno di loro – che mi assicurano essere famoso, ma per me potrebbe essere chiunque – nel rilasciare un’intervista pre o post concertone, esponendo in stato semiconfusionale una supercazzola su lavoro e democrazia, sullo sfondo degli sguardi attoniti dei componenti della sua stessa band.

LaPresse

Continua la lettura di Gennarone, sicuri che la politica sia affar tuo?

L’Ucraina si affida a una portavoce creata con l’AI

di Francesco Del Vecchio (wired.it, 2 maggio 2024)

Il 1° maggio l’Ucraina ha presentato una portavoce basata sull’Intelligenza Artificiale per «fornire aggiornamenti tempestivi» sulla guerra e offrire informazioni sulle attività belliche in corso nel Paese. La portavoce, chiamata Victoria Shi, ha ripreso le fattezze della cantante e influencer ucraina Rosalie Nombre, che ha accettato di partecipare gratuitamente all’iniziativa, anche se i funzionari ucraini hanno sottolineato che l’entità digitale e Nombre «sono due persone diverse».

Ministero degli Affari Esteri d’Ucraina via X

Continua la lettura di L’Ucraina si affida a una portavoce creata con l’AI

All’Eurovision saranno vietate le bandiere palestinesi, come da regolamento

(ilfoglio.it, 2 maggio 2024)

Le bandiere palestinesi non potranno essere esposte all’Eurovision. Lo riferisce il quotidiano svedese Goteborgs Posten, che cita un comunicato dell’ente organizzatore del concorso, l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu): qualsiasi oggetto «che potrebbe disturbare il successo dell’evento verrà vietato all’interno della Malmö Arena», lo stadio dove si svolgerà la competizione tra meno di una settimana. Tra gli oggetti cui fa riferimento l’Ebu c’è anche la bandiera della Palestina.

Ph. Amir Hamja / The New York Times

Continua la lettura di All’Eurovision saranno vietate le bandiere palestinesi, come da regolamento

Le canzoni di Toomaj Salehi, il rapper condannato a morte dagli ayatollah

(ilfoglio.it, 3 maggio 2024)

Toomaj Salehi ha trentatré anni, è un rapper iraniano e la scorsa settimana è stato condannato a morte dal regime degli ayatollah. Sul Foglio abbiamo tradotto due canzoni di Toomaj di protesta contro la Repubblica islamica dell’Iran, Faal e Normal. «Il crimine di qualcuno è stato aver danzato con i capelli al vento. Il crimine di qualcun altro è stato di essere stato coraggioso e aver mosso delle critiche. Arriverà il giorno in cui vi attaccherete a vicenda».

Continua la lettura di Le canzoni di Toomaj Salehi, il rapper condannato a morte dagli ayatollah

Il cibo e il potere. Il cibo “è” il potere

di Fabrizio Gabrielli (esquire.com, 8 marzo 2024)

Uno dei passaggi de Il regno di questo mondo che mi ha fatto più esplodere il cervello quando l’ho letto per la prima volta è quello in cui Alejo Carpentier parla dei piatti del negro che venivano lodati «per l’abbondanza di carni nella sua olla podrida, quando voleva soddisfare l’appetito di uno di quei facoltosi spagnoli che venivano dall’altra parte dell’isola». Un cuoco, il negro, che «col suo alto berretto bianco in mezzo al fumo della cucina aveva un certo tocco privilegiato per preparare i vol-au-vent di tartaruga o decorare i piccioni au bois».

Continua la lettura di Il cibo e il potere. Il cibo “è” il potere