Tutti gli articoli di Star Politics

“The Will to Win”: per la Nazionale ucraina alle Olimpiadi lo sport è politica

Ph. Clodagh Kilcoyne / Pool – Reuters

di Yaryna Grusha (linkiesta.it, 26 luglio 2024)

A partire dall’invasione russa su larga scala, l’Ucraina ha continuato a ribadire, spesso inascoltata, che ogni ambito, oltre a quello militare, è direttamente collegato alla guerra. Attraverso vari esempi, infografiche, dati numerici e storie personali, gli ucraini hanno cercato di confutare la tesi dello sport al di fuori della politica. Gli atleti ucraini sono scesi in campo con grande difficoltà, confrontandosi con gli atleti russi e rifiutando almeno di stringere loro la mano.

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Il selfie olimpico tra atleti delle due Coree

Afp

(adnkronos.com, 31 luglio 2024)

Un selfie con atleti della Corea del Nord e del Sud alle Olimpiadi di Parigi 2024 è diventato virale. Il giocatore di tennistavolo sudcoreano Lim Jong-hoon ha scattato la foto con il suo smartphone con i rivali nordcoreani e cinesi dopo la cerimonia di premiazione del doppio misto di martedì. Lim e Shin Yu-bin avevano vinto il bronzo, i nordcoreani Ri Jong-sik e Kim Kum-yong l’argento, Wang Chuqin e Sun Yingsha l’oro per la Cina.

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Uno come Yamal nell’Italia non potrebbe giocare

Getty Images

di Giuseppe Civati (ilpost.it, 24 luglio 2024)

Quando ero piccolo in Serie A c’erano due e poi tre stranieri per squadra e ognuno ricorda i “suoi”: Platini e Boniek nella Juve, Maradona e Careca nel Napoli, o le favolose giaculatorie Gullit-Rijkaard-Van Basten nel Milan e Matthäus-Klinsmann-Brehme nell’Inter. A un certo punto il limite è saltato e oggi ci troviamo in presenza, non solo in Italia, di vere e proprie “squadre mondo”.

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Dioniso non c’entra con le Olimpiadi, e altre assurdità di Parigi 2024

di Maurizio Assalto (linkiesta.it, 30 luglio 2024)

Ok, non era l’Ultima Cena (anche se…). E se anche lo fosse stata, in quanto non credente non mi sarei sentito offeso e non avrei gridato alla blasfemia; anzi, devo malignamente ammettere che la provocazione mi avrebbe procurato perfino un certo divertimento, avendo la fortuna di vivere in una parte del mondo che da qualche secolo ha smesso di mandare sul rogo gli eretici e i burloni. Si può però riconoscere che è stata una invereconda pacchianata di bruttezza difficilmente eguagliabile?

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La retorica ambigua di Donald Trump

Ph. Chandan Khanna / Afp – Getty Images

(ilpost.it, 28 luglio 2024)

Venerdì 26 luglio l’ex presidente americano Donald Trump ha esortato un gruppo di elettori conservatori a votarlo alle elezioni di novembre dicendo loro: «Andate a votare! Solo questa volta, poi non dovrete più farlo». Trump si trovava a un evento di Turning Point Action, una lobby cristiana di destra radicale, a West Palm Beach in Florida, non lontano dalla sua dimora di Mar-a-Lago.

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Con il berretto frigio queste Olimpiadi sono non solo pagane, pure giacobine

di Camillo Langone (ilfoglio.it, 26 luglio 2024)

Santa Geneviève, patrona di Parigi, davvero grande è la tua carità se continui a intercedere per i parigini. Non bastava loro organizzare le consuete Olimpiadi pagane: le hanno volute pure giacobine. Non bastava l’osceno culto del corpo, l’idolatria della perfezione fisica e del successo sportivo (tutto opportunamente condannato dal Catechismo della Chiesa Cattolica al punto 2289).

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I contenuti bizzarri sui social di Maduro

Epa / Miraflores Palace – Handout

(ilpost.it, 24 luglio 2024)

Ogni giorno gli account del presidente venezuelano Nicolás Maduro riversano sui social network una grande quantità di contenuti propagandistici, soprattutto video. Il regime di Maduro – che governa dal 2013 in maniera autoritaria e sta facendo di tutto per restare in carica e impedire all’opposizione di vincere le elezioni di domenica – ha detto con una certa pomposità di essersi impegnato in una «battaglia della comunicazione» su Internet, contendendo ai dissidenti l’unico spazio dove potevano ancora esprimersi con una certa libertà.

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L’orecchio fasciato di Trump è diventato una moda

Ph. Andrew Harnik / Getty Images

di Valerio Coletta (esquire.com, 24 luglio 2024)

Quando il 13 dicembre 2009 Massimo Tartaglia scagliò una statuetta del Duomo di Milano in faccia a Silvio Berlusconi, nessuno nei giorni seguenti andò in giro per solidarietà con una riproduzione della chiesa o con un segno delle guglie sulla faccia. Erano altri tempi? Probabile. Siamo meno scenografici? Sicuramente.

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Per Charli XCX anche “Kamala È brat”

(ilpost.it, 24 luglio 2024)

Sui social network, specialmente tra utenti anglosassoni ma ormai anche in Italia, quella del 2024 è la “brat summer”, o la “brat girl summer”. Kamala Harris, la candidata di fatto dei Democratici alle elezioni presidenziali statunitensi di novembre, è brat, o almeno così ne parlano in molti, prima fra tutti la cantante pop britannica Charli XCX, che con il suo ultimo disco – Brat, per l’appunto – è diventata la responsabile del filone di meme più popolare di queste settimane. Un meme che si è imposto come succede ormai sempre più raramente in un’epoca in cui la produzione di contenuti on line è assai frammentata e non riesce quasi mai a catalizzare l’attenzione della maggioranza.

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