Tutti gli articoli di Star Politics

L’era della sospensione dell’incredulità

Bbc

di Riccardo Maggiolo (huffingtonpost.it, 21 dicembre 2024)

Ho due figli: una di nove anni e l’altro di sei. Con l’avvicinarsi del Natale, come immagino accada a quasi ogni genitore con bambini di quest’età, sono tornate le domande su Babbo Natale. La grande ha chiesto se esiste ma si dice oramai convinta che siamo noi genitori a mettere i regali sotto l’albero, mentre il più piccolo conferma di crederci – sospetto più che altro perché teme che non farlo comporti non ricevere regali.

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Floriani Mussolini segna, i tifosi esultano col saluto fascista

(corriere.it, 22 dicembre 2024)

Un gol che fa rumore. Non solo perché è il suo primo da calciatore professionista e perché ha consentito alla Juve Stabia di battere e staccare in classifica il Cesena, ma per il cognome dell’autore, Romano Floriani Mussolini, pronipote del Duce e figlio dell’ex eurodeputata Alessandra, seduta in tribuna.

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Addio a Marisa Paredes, icona della libertà

El Deseo

di Alberto Infelise (lastampa.it, 18 dicembre 2024)

Marisa Paredes è sola sul palco, la luce è tutta su di lei, allarga le braccia verso il suo pubblico, lì davanti a lei, le stringe sul petto, si inchina, il pubblico piange e sorride tutto insieme, si alza in piedi e applaude. Marisa Paredes non c’è più. È morta ieri mattina presto, nell’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid per la complicazione di un problema coronarico. Eppure non morirà affatto. È stata una delle più grandi attrici degli ultimi cinquant’anni, ha definito con la sua recitazione acuta e asciutta, tagliente come una lama, la cinematografia di Pedro Almodóvar.

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Tony Effe, il Campidoglio e il valore politico del tempo libero

di Enrico Loprevite (huffingtonpost.it, 20 dicembre 2024)

Tony Effe torna con un nuovo tormentone. Stavolta non è la hit dell’estate, ma il caso del concerto di Capodanno nella Capitale. Breve riepilogo delle puntate precedenti: Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi, sport e moda al Comune di Roma, decide di ingaggiare Mahmood, Mara Sattei e il trapper di Rione Monti, noto per i suoi testi violenti e sessisti. All’annuncio si scatenano le critiche da ogni parte politica.

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Cosa ci fa Hollywood allo stadio di Como

Ph. Jacopo M. Raule / Getty Images

di Furio Zara (ilfoglio.it, 18 dicembre 2024)

Ciak, si gioca. Che ci fa Keira Knightley seduta in perfetta posa hollywoodiana in tribuna allo stadio Giuseppe Sinigaglia? Perché Adrien Brody sta fotografando l’esultanza di tale Gabrielloni? Chi ha convinto lo scontroso Hugh Grant a guardare una partita di due squadre – Como vs Parma – di cui fino a un attimo fa ignorava l’esistenza? Aveva forse l’agenda libera quella stessa domenica pomeriggio Spiderman, al secolo Andrew Garfield? Ma davvero Michael Fassbender sta gridando la sua esultanza come un qualsiasi ultrà?

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“Prima che Elon uscisse di testa”: gli adesivi per prendere le distanze da Musk

Etsy

(ilpost.it, 15 dicembre 2024)

Per anni, negli Stati Uniti, guidare un’automobile elettrica del marchio Tesla voleva dire comunicare, anche non volendo, uno stereotipo specifico: quello della persona progressista e attivamente preoccupata per le sorti del pianeta, magari vegetariana, e felice di farlo sapere a tutti. Lo stesso Elon Musk, fondatore di Tesla, ha a lungo avuto una reputazione da ambientalista, «il geniale inventore che come il supereroe Iron Man affronta da solo la crisi climatica, una Tesla alla volta, contribuendo a forgiare un futuro di energia pulita e spingendo per l’introduzione di nuove tasse per ridurre l’uso dei combustibili fossili», come ha riassunto il giornalista Oliver Milman sul Guardian.

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“Via col vento” da 85 anni è uno scomodo mito cinematografico

Metro-Goldwyn-Mayer

di Giulio Zoppello (wired.it, 15 dicembre 2024)

Via col vento (Gone with the Wind) ha pochi film che possano contrastarne lo status di opera cinematografica controversa per eccellenza. Eppure, la sua ambiguità è pari esclusivamente dalla sua bellezza, alla sua potenza, alla sua capacità di rappresentare un’epoca cinematografica, con tutti i suoi pro e i suoi contro. A ottantacinque anni esatti dall’uscita in sala rimane un film divisivo, affascinante, ambiguo e proprio per questo importantissimo.

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Tanta politica attorno a un sandwich

Ph. Anthony Devlin / Getty Images

(ilpost.it, 13 dicembre 2024)

Nel Regno Unito, uno dei principali diverbi degli ultimi giorni tra governo e opposizione è stato sui sandwich: e in particolare se siano uno spuntino da deprecare oppure un vanto della tradizione culinaria britannica. È partito tutto da un’intervista della nuova leader dei Conservatori, Kemi Badenoch, allo Spectator, la più autorevole rivista vicina al suo partito.

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La notte in cui sparì Glenn Miller

nationalmuseum.af.mil

di Marco Patricelli (agi.it, 14 dicembre 2024)

Non c’era il chiaro di Luna e neppure l’eco di una serenata quando, il 15 dicembre 1944, l’aereo con a bordo Glenn Miller si perdeva nel buio della notte sulla Manica e il mare inghiottiva il musicista che aveva inventato lo swing e composto Moonlight Serenade. Dalla storia passava alla leggenda, dalle luci del successo al buio sulla sua fine che assunse da subito i toni del giallo. Il monoplano di costruzione canadese Noorduyn Norseman UC-46 era decollato da Londra in direzione Parigi, ma non vi arrivò mai.

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