di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 11 maggio 2021)
Occhio ai titoli sul «partito di Fedez». Perché un sondaggio effettuato dall’istituto Swg sulla grande novità del dibattito politico italiano (almeno da un mese a questa parte), ovvero l’impegno costante degli influencer su temi legati all’amministrazione della cosa pubblica – si parte dal grande movimento web sul Ddl Zan per arrivare alla gestione più o meno coerente dell’emergenza pandemica – potrebbe provocare qualche fraintendimento (cosa che, tra le altre, già stiamo vedendo nell’eccessiva semplificazione dei titoli dei giornali). Cosa ci dice, innanzitutto, il sondaggio Swg (che ha avuto modo di concentrarsi in maniera molto convinta anche sullo stato del dibattito italiano sul Ddl Zan)?
Pone come ipotesi di scuola non quella di un partito di Fedez, ma di un impegno di Fedez in politica (quindi, un eventuale coinvolgimento del rapper e influencer anche nei programmi politici di altri partiti già esistenti). Il quesito posto al campione di persone intervistato, in modo particolare, è stato: Se Fedez dovesse decidere di esporsi personalmente e di entrare in politica, lei lo considererebbe una cosa…? Ecco, a questa domanda ci sono state cinque risposte diverse. La prima: positiva, potrebbe avere un suo seguito se fondasse un suo partito. La seconda: positiva, potrebbe dare una ventata di novità alla politica. La terza: negativa, riuscirebbe a non rendere concrete le sue idee come già capitato ad altri. La quarta: negativa, non sarebbe un buon politico. La quinta, invece, prevede la classica incertezza dell’intervistato, il famoso non saprei rispondere.
Bene, il sentiment positivo nei confronti di un impegno politico di Fedez (attenzione, non di un suo partito da candidare alle elezioni) è rappresentato dalle prime due risposte: complessivamente, questo sentiment positivo si attesta al 17%. Ma soltanto il 5% pensa che un suo partito potrebbe avere un suo seguito. Ben il 56% delle risposte, invece, coinvolge il sentiment negativo, tra chi pensa che le sue battaglie non troverebbero aderenza con la realtà e quelli che non lo ritengono un buon politico a prescindere. Il «partito di Fedez» non viene mai misurato concretamente (un 17% lo metterebbe esattamente all’attuale quarto posto, poco dietro al Pd e a Fratelli d’Italia, ma a parità di punteggio con il MoVimento 5 Stelle), ma viene sondata la sensibilità dell’elettorato nei confronti di un suo impegno politico. Eppure, non sono mancate testate on line (o account sui social network) che – dopo aver ricevuto il sondaggio di Swg – hanno titolato, sicuramente con un tentativo di semplificare troppo e di banalizzare una questione che dal Primo Maggio in poi è stata molto attenzionata dai media tradizionali, quanto vale il partito di Fedez.