(ilpost.it, 11 ottobre 2023)
Il 5 ottobre è stato arrestato in Florida Pedro Barrientos, ex ufficiale cileno di 74 anni accusato di aver partecipato nel 1973 all’omicidio del celebre cantautore Victor Jara. Barrientos si era trasferito negli Stati Uniti nel 1990 ma era ricercato in Cile con l’accusa di aver torturato e ucciso Jara e altri dissidenti nello Stadio Nazionale di Santiago, pochi giorni dopo il colpo di Stato militare che rovesciò il governo di Salvador Allende e portò al potere il generale Augusto Pinochet.
Victor Jara era un cantautore popolare che proveniva dalla campagna cilena e cantava storie di povertà e ingiustizia. Aveva sostenuto il governo Allende ed era membro del partito comunista cileno quando fu arrestato mentre si trovava in quella che oggi è l’Università di Santiago del Cile, insieme a centinaia di studenti e docenti. Tre giorni dopo il suo arresto, il suo corpo crivellato di proiettili fu trovato fuori da un cimitero insieme a quelli di altre quattro persone.
L’arresto di Barrientos arriva più di sette anni dopo che una giuria federale della Florida, esprimendosi su una causa civile, lo aveva ritenuto responsabile della morte di Jara e aveva ordinato che la famiglia del cantante fosse risarcita dell’equivalente di circa 26 milioni di euro. In quell’occasione un ex soldato cileno aveva testimoniato in tribunale che Barrientos si era vantato di aver sparato due volte alla testa di Jara.
Un tribunale federale statunitense aveva revocato la cittadinanza statunitense a Barrientos a luglio, sulla base di una denuncia presentata dall’ufficio immigrazione del Dipartimento di Giustizia. Barrientos è stato l’ultimo ex funzionario cileno ad essere arrestato per l’omicidio di Victor Jara. Nel 2018, otto ufficiali militari in pensione erano stati condannati ciascuno a più di 15 anni di carcere da un giudice cileno per la sua morte.