di Andrea Cauti (agi.it, 2 marzo 2024)
Sono iniziate negli Studi di Cinecittà le riprese de Il fotografo del duce, il nuovo film di Tony Saccucci, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Saccucci torna sul set dopo il caso mediatico del suo debutto Il pugile del duce – e il successivo La prima donna, premiato con il Nastro d’Argento – con una nuova indagine di memoria storica e recupero di un personaggio straordinario. Protagonista de Il fotografo del duce è Adolfo Porry-Pastorel, fotografo, giornalista, padre dei fotoreporter italiani, progenitore dei paparazzi.
Classe 1888, pioniere di un nuovo linguaggio, geniale ideatore di trovate pubblicitarie, fondatore ad appena vent’anni dell’agenzia V.E.D.O. – Visioni Editoriali Diffuse Ovunque, capace di trovarsi con la sua macchina fotografica al posto giusto nel momento giusto prima dei concorrenti, autore di clamorosi scoop, negli anni Dieci del Novecento Porry è già un numero uno della fotografia di cronaca e attualità. Tra le due guerre riesce a passare, grazie a talento e ubiquità, per il fotografo di Mussolini, e contemporaneamente per un fastidioso scrutatore del regime (celeberrimo lo scambio di battute tra i due: «Sempre il solito fotografo» – «Sempre il solito Presidente del Consiglio»). Ha accesso alle stanze più intime del capo del regime ed è attenzionato dalla censura fascista.
Milioni di lettori grazie alle sue foto hanno la cronaca viva di grandi eventi storici e politici (primo tra tutti l’arresto di Mussolini del 1915, la Marcia su Roma, il ritrovamento del corpo di Giacomo Matteotti), del costume, del tempo libero, le nuove abitudini degli italiani. Il film di Saccucci racconta, tra riprese originali, filmati di repertorio e fotografie dell’Archivio Luce – nell’anno che celebra il centenario della fondazione del Luce – un personaggio che è riuscito a raccontare il dietro le quinte del potere, la Belle Èpoque, il ventennio fascista e il dramma, vissuto personalmente, della Seconda guerra mondiale.
«Porry-Pastorel è un gigante della fotografia e un fiore all’occhiello del nostro Archivio» commenta Enrico Bufalini, direttore Cinema e documentaristica di Luce Cinecittà. «Proprio pochi anni fa durante la digitalizzazione del suo fondo è stato rinvenuto l’originale della celebre immagine dell’arresto di Mussolini del 1915, un ritrovamento che ha impreziosito il nostro patrimonio. Siamo fieri che un film interamente prodotto dal Luce, diretto da un autore di talento e passione storica come Saccucci, valorizzi questo grande artista e con lui l’Archivio Luce, che sa sempre sorprenderci con i suoi tesori».
A interpretare Porry-Pastorel è Michele Eburnea (Il Sol dell’Avvenire, Esterno notte), giovane talento segnalato di recente dai David di Donatello come David Rivelazione Italiana. Il fotografo del duce è una produzione e una distribuzione Luce Cinecittà. Scritto dal regista Tony Saccucci con Vania Colasanti e Flaminia Padua. Il montaggio è affidato a Patrizia Penzo, la direzione della fotografia è di Filippo Genovese, le musiche originali di Alessandro Gwis e Riccardo Manzi. La produzione esecutiva è di Maura Cosenza. Le riprese si svolgono negli Studi di Cinecittà, il materiale di repertorio è dell’Archivio Luce Cinecittà.