di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 26 maggio 2021)
D’accordo, era la Partita del Cuore, e un infettivologo poteva essere contemplato nel team “Campioni per la Ricerca” in un evento di beneficenza. Poi Matteo Bassetti, classe 1970, asciutto e tosto, se l’è cavata anche bene sulla fascia destra, ha persino impegnato un campione del mondo come Dida, costretto a deviare un suo tiraccio sulla traversa. Magari è un po’ troppo egocentrico, passa poco la palla, ma questo ormai è in linea con il personaggio. Già, perché il ricercatore del San Martino di Genova, ormai della pandemia, l’evento drammatico che lo ha lanciato, può farne volentieri a meno.
Il protagonista è lui. In un percorso perfetto da società dello spettacolo, Bassetti sta bruciando tutte le tappe: è passato da esperto nei giornali e talk show a virologo che forte della sua reputazione esonda in altri campi, e già il passaggio di specie era nell’aria. Ma dopo qualche intervista buttata là ai rotocalchi sul personaggio-Bassetti, la punta dell’iceberg del “virologismo show” è stata toccata lo scorso week-end con la partecipazione assieme alla moglie Maria Chiara a Domenica Live, Canale 5, chez Barbara D’Urso. Il passaggio dal laboratorio allo studio tv è stato accompagnato da Una lunga storia d’amore di Gino Paoli. “Allora prof, siete delle star”, ha detto senza mezzi termini la padrona di casa prima di passare all’“album di famiglia” in stile Chi; quindi video del matrimonio “quando aveva i capelli”, taglio della torta, foto con figli, insomma anche i virologi hanno un’anima. Alla domanda di rito “Che padre è Bassetti?”, “Nonostante la pandemia non è mai mancato una volta a pranzo a casa” ha detto la moglie rincarando la dose. Applausi.
Aspettando una partecipazione ai reality – il tipo sembra più da Isola che da Gf Vip –, lo abbiamo potuto ammirare in campo tra Andrea Pirlo e Neri Marcorè. Qualche controindicazione ci sarebbe, ma è roba da bugiardino. Per esempio, a un passaggio sbagliato del virologo, Gene Gnocchi che commentava l’evento non ha potuto evitare di dirlo: sarà l’effetto collaterale di AstraZeneca. E il cerchio si è chiuso.