di Giuseppe Fantasia (huffingtonpost.it, 18 ottobre 2018)
«Penelope, a Pene’, vie’ qqua’!». Un ragazzo sulla quarantina, davanti a noi, scalpita e si dimena pur di farsi notare. «Ah, ma nun è la Crùzze?», si rende conto a un certo punto, «allora nun la voglio salutà!». Lei, che non è Penélope Cruz, ma la sindaca Virginia Raggi, in pochi secondi si divincola dalla scorta.
Si avvicina a quel gruppetto di persone dietro al red carpet e, senza sapere nulla del misunderstanding, saluta tutti, in particolare quel ragazzo con barba e codino che poi alla fine le chiede un selfie dicendole «Sei pure bbella». Le chiede una foto anche un bambino, e lei gli fa: «ma io non sono una diva del cinema!». In realtà forse un po’ sì, visto che si presenta alla prima di Bad times at the El Royale (Sette sconosciuti a El Royale) – film di apertura di questa tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma “griffata” Antonio Monda – con più di un’ora di ritardo. Al suo arrivo, uno dei pochi senza fischi ma sempre con pochi flash, sobrissima nel suo giacca/pantalone con un unico accenno di eccentricità (una collana lunga con paillettes argentate), sono già tutti dentro. I padroni di casa, Monda e Laura Delli Colli (lei in total black, come la borsa con rose), come tutti gli ospiti, dal produttore Aurelio De Laurentiis alle attrici Monica Guerritore, Elena Sofia Ricci, Laura Morante e Chiara Francini, fino ai Premi Oscar, coppia nella vita, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, persino l’ambasciatore americano, Lewis M. Eisenmberg, amico personale di Trump. C’è anche Enrico Vanzina, ma per lui e suo fratello Carlo, recentemente scomparso, ci sarà un grande red carpet a Via Condotti domenica prossima grazie al gruppo Hdrà e una grande mostra fotografica con le locandine dei film e le più belle immagini di scena. Ad accogliere la Raggi c’è solo Francesca Via, direttore generale della Fondazione Cinema per Roma, con una lunga giacca rossa come le scarpe e il tappeto che calpestano. Il regista del film, Drew Goddard, e la sua protagonista, la giovanissima Cailee Spaeny, hanno già fatto il loro lavoro, hanno salutato i fotografi che erano più dei fan e sono entrati dentro indisturbati. Lui con un vestito grigio chiaro, più da giorno che da sera, e lei con un abito trasparente giallo/verde, un po’ come l’atmosfera sobria e dimessa di questa prima serata. A parlare devono essere i film, è da sempre l’imprinting di questa Festa, parola di Monda, e chi se ne importa a sto’ punto del red carpet. Nel frattempo sono però in molti ad aspettare quelli che avranno come protagonisti Martin Scorsese, Julianne Moore e – soprattutto – Cate Blachett, prevista per domani sera, quando presenterà il suo nuovo film, The house with a clock in its walls (Il mistero della casa del tempo) e terrà una master class condotta proprio da Monda. Insomma, altro che la Raggi: sarà tutta un’altra storia e con una vera diva. Lei sì, e per davvero.