(ansa.it, 7 gennaio 2025)
Il regista del franchise Rush Hour e di X-Men: Last Stand, Brett Ratner, girerà un documentario su Melania Trump: è il suo primo progetto dietro la macchina da presa da quando è stato accusato di molestie sessuali al tempo del #MeToo. Gli studi Mgm di Amazon hanno accettato di diffondere il film che uscirà nel 2025 nelle sale e in streaming e che vede Melania nel ruolo di produttore esecutivo al fianco di Fernando Sulichin, che ha condotto in porto Snowden di Oliver Stone e Flag Day di Sean Penn.
Ratner è stato ostracizzato a Hollywood dopo le accuse di molestie sessuali da parte di sei donne nel 2017; scaricato dalla sua agenzia, da allora non aveva più girato film. Il documentario sulla ex e futura First Lady «darà agli spettatori una visione dietro le quinte» di Melania Trump ha detto un portavoce di Amazon annunciando il progetto, che offre un nuovo segnale del disgelo tra la futura presidenza Trump e Amazon. Il proprietario del colosso del tech, Jeff Bezos, è stato infatti tra i primi a congratularsi con il tycoon per la rielezione dopo aver proibito al “suo” Washington Post di pubblicare un editoriale di endorsement della candidatura di Joe Biden.
L’ex e presto futura First Lady Melania Trump è stata pagata 40 milioni di dollari per il documentario sulla sua vita, in cui appariranno anche il marito Donald e il figlio Barron. Lo scrive la rivista politica Puck, e la notizia è stata confermata dal New York Post. Il documentario con la regia di Brett Ratner dovrebbe uscire nei prossimi mesi nelle sale e in streaming, e potrebbe essere il primo di una serie di progetti comuni con Amazon i cui diritti sarebbero compresi nella somma multimilionaria indicata da Puck.
Secondo il New York Post, Amazon avrebbe battuto Disney sommergendo di milioni di dollari la puntata di 14 milioni degli studi californiani. Il Post vede nel progetto con Amazon l’ultimo segnale che Melania Trump si sente più a suo agio nell’aprirsi al pubblico: «Ora è più sicura di sé e ha preso pieno controllo della sua immagine pubblica, che sa valere milioni, ed è pronta a essere pagata per il lavoro che sta mettendo nel documentario e per rivelare di più su sé stessa».