Lady Gaga contro la Russia di Putin

(fanpage.it, 1° maggio 2022)

Lady Gaga continua a prendere una posizione netta sulla guerra in Ucraina, e continua la sua personale battaglia contro la Russia di Putin. Una battaglia che va avanti dal 2012, quando, durante un concerto in Russia, appunto, criticò le leggi sui diritti per le persone LGBTQI+ e, anzi, lanciò una provocazione al governo chiedendo di essere arrestata. Adesso, durante un concerto a Las Vegas, la cantante, oltre a confermare il suo supporto all’Ucraina invasa, come già fatto nelle scorse settimane, è stata ripresa proprio mentre diceva: «Mi avrebbero dovuto arrestare in Russia quando ne hanno avuto la possibilità», facendo chiaramente riferimento al concerto di Mosca di dieci anni fa. «Ho detto loro di ammanettarmi, mi sono presentata lì con le truppe. Sono stati stupidi quel giorno, e sono ancora stupidi oggi», ha detto provocatoriamente Lady Gaga.

Nel 2012 Lady Gaga andò in Russia per un concerto, e da quel palco lanciò un messaggio di uguaglianza e rispetto a favore della comunità LGBTQI+ sotto attacco. All’epoca la cantante gridò dal palco: «Mi chiamo Lady Gaga. vivo a Manhattan, New York, e sono sicura che gli uomini e le donne meritino ugualmente amore. Arrestami Mosca, non me ne frega un cazzo». L’anno successivo, quando anche Madonna ebbe problemi coi visti, disse più o meno la stessa cosa, ovvero che avrebbero dovuto arrestarla quando ne avevano avuto l’occasione: «Perché non mi avete arrestato quando potevate farlo? Forse perché non volevate dare risposte al mondo?» scrisse sui social, a conferma dei non ottimi rapporti che da allora, ormai, ha con le autorità russe e con le loro posizioni riguardo i diritti della comunità LGBTQI+, di cui è una fervente sostenitrice.

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