di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 31 marzo 2022)
Non vedo l’ora che arrivi Pasqua per piantarmi davanti alla tv. L’ad Carlo Fuortes ha infatti annunciato che per l’occasione la Rai manderà in onda una trasmissione speciale: un racconto degli episodi del Vangelo tramite le grandi opere d’arte, affidato a un narratore d’eccezione, Papa Francesco, già titolare di una seguitissima rubrica domenicale e che alcuni di voi ricorderanno come ospite nel fortunato contenitore di Fabio Fazio. Per raggiungere però e coinvolgere maggiormente anche quelle ampie fasce di pubblico che non conoscono il Pontefice o che rischiano di annoiarsi con arte e teologia, nella trasmissione pasquale il Papa sarà affiancato da un insigne dantista, un rinomato pacifista, un docente ad honorem di Diritto costituzionale e un regista premio Oscar.
Tutti riuniti nell’unica persona di Roberto Benigni. Il quale, tuttavia, resta comunque ammirevolmente fedele alla propria originaria vocazione di comico. C’è dunque da auspicare che, nel corso della storica serata, Benigni si lasci andare a qualche battuta per fare da contrappunto al Santo Padre: un po’ di ironia sulla risurrezione, una salacità sull’incarnazione, qualche soffuso accenno alla condotta sessuale degli ecclesiastici, una frecciatina ai monsignori con superattico, scappandogli magari un “bella sgnappolona” nei confronti della Madonna, così, per alleggerire e intrattenere il grande pubblico. Allora Papa Francesco, per dimostrarsi di parola, si alzerà e gli tirerà uno sganassone.