Il popolare regista ambientalista dice la sua sulla crisi mondiale in corso e offre una ricetta “sicura”
di Mattia Pasquini (lastampa.it, 25 gennaio 2016)
“Esploratore, regista e attivista”, così Newsweek definisce James Cameron nel pubblicare il suo ultimo contributo relativo ai cambiamenti climatici. Intitolato “Fermare il cambio di clima è semplice come cambiare le nostre diete” l’articolo del regista del prossimo Avatar 2 continua a battere su temi molto cari al cineasta, da tempo in prima linea – al pari di altri colleghi famosi (su tutti Leonardo Di Caprio) – nella lotta per salvare il Pianeta, le sue risorse e i suoi abitanti, anche a quattro zampe.“Dobbiamo tutti essere ben consapevoli che il cambio di clima non è qualcosa di ipotetico con cui si confronteranno i nostri figli in futuro. Sta accadendo, ora, con siccità sempre peggiori, disastri agricoli e un innalzamento del livello del mare che causerà il trasferimento di milioni di persone – scrive Cameron. – È insidioso e, come per la rabbia, quando ti accorgi dei sintomi è già troppo tardi per la cura”. Molto chiaro, come sempre. Come anche nell’indicare le possibili soluzioni, per fortuna. Dopo esser diventato vegano lui stesso (con notevoli benefici per la propria salute) ed essersi organizzato per insegnare ad esserlo (e a sfruttare al meglio le risorse naturali), eccolo sostenere la scelta alimentare Green per antonomasia come strumento per la salvezza del nostro ambiente. Considerato, quindi, quanto l’allevamento animale sia responsabile delle emissioni serra – per la sua produzione di anidride carbonica, metano e ossido di diazoto, maggiore di quella prodotto dall’intero settore dei trasporti – diventa facile puntare in questa direzione l’attenzione. E se i trasporti sono indispensabili, lo stesso non può dirsi per le nostre abitudini alimentari… “Non lo dico da un punto di vista etico o dei diritti degli animali – sottolinea l’autore dell’articolo; – ma da un punto di vista salutistico. Sul piano nutrizionale, non abbiamo bisogno di mangiare animali e prodotti derivati. Anzi sarebbe più sano evitare di farlo. Come provano profonde e ampie analisi scientifiche”. “L’unica cosa importante che possiamo fare come singoli è quella di passare a una dieta a base vegetale – scrive, concludendo. – È una vittoria sicura. Per la vostra salute. E per l’ambiente”.