Trudeau inventa un nuovo format tv: «Faccia a faccia» con il premier

Il giovane leader liberale lancia l’«interrogazione popolare»: due ore di botta e risposta con la gente comune. E il New York Times lo incorona: «Con lui il Canada è di tendenza»

di Sara Gandolfi (corriere.it, 1° febbraio 2016)

Se vi fosse data la possibilità di incontrare il primo ministro, a tu per tu, cosa gli chiedereste? In Canada, è diventato il gioco del momento. Almeno da quando il carismatico neo-premier Justin Trudeau, 44 anni, ha lanciato una nuova e originalissima forma di comunicazione: il faccia a faccia con il cittadino qualunque.face2faceTrudeauUna sorta di «question time» – la tradizionale «interrogazione parlamentare» – che però in questo caso vede protagonisti donne e uomini «normali»: l’impiegata, lo studente, il disoccupato, l’imprenditore. E così il figlio d’arte — il padre di Justin fu a lungo primo ministro negli anni ‘70 e ‘80 – in carica dal 4 novembre scorso, incassa un altro successo d’immagine e dà una nuova lezione di comunicazione ai leader del mondo.

Due ore di botta e risposta

Maniche di camicia arrotolate, sorriso che non si spegne mai, il liberale Trudeau jr si è ritrovato nel suo ufficio di Ottawa con dieci canadesi provenienti da ogni angolo dell’immenso Paese e con storie molto differenti l’uno dall’altro. Il premier li ha incontrati separatamente, dieci minuti a testa, in una stanza chiusa, e per quasi due ore ha risposto (o tentato di rispondere) al fuoco di fila delle loro domande. Il tutto registrato dalla rete tv nazionale CBC, che domenica ha trasmesso alcuni estratti dell’«interrogazione popolare».

Le domande difficili del disoccupato

Il format Face to Face si è subito rivelato un successo. I dieci «intervistatori», scelti con accuratezza dall’emittente «per riflettere la diversità del nostro Paese, per sesso, età, regione, etnia, politica e stile di vita», sono stati all’altezza del compito. E allora ecco Neil Piercey, 58 anni, ex operaio di una fabbrica chiusa per la crisi economica, che oggi consegna frutta in una cittadina dell’Ontario. Chiede a Trudeau come pensa di aiutare chi ha perso il lavoro e fatica ad arrivare a fine mese. «Ho un mutuo e ho famiglia. Sono paralizzato. Non ho pensione. Non so più che fare». Il premier assicura che il governo creerà nuove opportunità d’impiego ma Neil lo incalza: «E nel frattempo farò la fame e magari finirò a vivere su una strada a 65 anni?».

L’altolà alle potenze straniere

A Trudeau va un po’ meglio con Larry Audlaluk, cacciatore ed indigeno inuit del Grande nord, che gli chiede quali siano i piani del governo per affrontare l’impatto dei cambiamenti climatici e l’aggressività delle potenze straniere che puntano a sfruttare le preziose risorse nascoste sotto i ghiacci. «Il Passaggio di Nord-Est è canadese. Nessuno può abusarne», garantisce il premier. Rispondendo ad un’altra domanda ha ribadito, invece, la sua decisione di ritirare i caccia canadesi impegnati nella lotta contro l’Isis, pur affermando che il suo Paese «resta nella coalizione».

La promessa alla middle-class

Ma forse l’apice il giovane leader che si autoproclama «femminista» lo raggiunge con Jenna Fray, 31 anni, che gli chiede cosa intende fare per le famiglie di classe media, come la sua: «La mia più grande paura è che non sarò in grado di offrire a mio figlio una vita migliore», spiega la donna. E lui replica: «Il giorno in cui mi dimenticherò di lei e della sua famiglia non meriterò più di sedere su questa poltrona».

Il politico più «cool»

Alla fine, stando agli ascolti, un’altra vittoria per Trudeau, che ha già conquistato con il suo stile diretto e aperto i cuori dei canadesi ma anche qualche invidia dei vicini americani. Ex attore televisivo, istruttore di snowboard e boxeur amatoriale, grande amante dei selfie, perfino agli incontri internazionali (come il nostro Renzi, peraltro), Trudeau oltreoceano è il politico più «cool» del momento, parecchie distanze avanti a tutti i candidati alle presidenziali Usa. Così anche i giornali Usa fanno a gara per intervistarlo o almeno per offrire qualche dettaglio sulla sua vita pubblica e privata. L’incoronazione viene dal New York Times, secondo cui è merito del premier se il Canada, improvvisamente, è diventato così «di tendenza»: «Da quando ha vinto le elezioni, mister Trudeau ha assunto il ruolo di leader mondiale con un cuore». Battendo pure la Merkel sull’accoglienza agli immigrati: in dicembre, sui social network è esploso il video del suo benvenuto al primo aereo carico di rifugiati siriani (l’avanguardia di 25.000): «Siete in salvo a casa, ora», ha detto loro aiutandoli ad indossare dei cappotti caldi per sopportare il termometro sotto zero.

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