Katy Perry è la cantante che ha guadagnato di più nel 2015, la più seguita sui social, la più vista in tv. Ora guarda perfino alla Casa Bianca
di Mariangela Mistretta («D – la Repubblica delle Donne», 29 agosto 2015)
Negli ultimi tempi il nome Katy Perry, cantante pop americana classe ’84, si accompagna con una certa frequenza alla parola “milioni”: milioni di dollari, milioni di follower, milioni di milioni di click per un suo video, milioni di telespettatori, milioni per comprare un convento e milioni di chiacchiere su un botta-e-risposta con la sua amica e collega Taylor Swift. Prima notizia: Forbes l’ha messa in cima alla classifica delle cantanti più pagate al mondo nel 2015, in cui ha guadagnato 135 milioni (sic!) di dollari, da fare impallidire (si fa per dire) Jennifer Lopez, Beyoncé e la stessa Taylor Swift. La seconda notizia è che Perry sarebbe pronta a spendere 15 milioni di dollari per acquistare un convento a Los Angeles. Sì, si è messa in testa che il California Institute of the Sisters of the Most Holy and Immaculate Heart of the Virgin Mary deve essere suo. Purtroppo per lei, due fra le suore più agguerrite della ormai esigua confraternita stanno dando battaglia all’arcidiocesi di Los Angeles, che sarebbe, invece, pronta a chiudere l’affare, opponendo il loro veto dopo avere visionato i video della star non proprio per educande. Peccato, è il caso di dire, perché Katy avrebbe il curriculum giusto: studi presso scuole cristiane e canti in cori gospel. Si sarebbe persino esibita per loro pur di convincerle, ma niente da fare. Le “rimangono” comunque i record: più di 50 milioni di follower che la seguono su Twitter, 118,5 milioni di telespettatori incollati ai teleschermi durante la sua performance al Superbowl 2015 (come lei nessuno mai), un miliardo di visualizzazioni su Vevo del video Dark Horse a giugno e un miliardo per il video Roar su YouTube a luglio. Intanto fa parlare di sé con una foto postata su Instagram: lei fra Clinton e Bush, col commento: («42,43, 46?!»: il 42esimo presidente è stato Clinton, il 43esimo Bush, per il 46esimo forse è una sua candidatura. A furia di milioni, sembra stia dando i numeri.