di Andrea Indiano (wired.it, 3 novembre 2020)
Vi ricorda qualcuno il protagonista di Sassy Justice, la nuova serie creata dagli autori del cartone animato South Park? L’abbronzatura, gli occhi e la bocca sembrano quelli di Donald Trump. E in effetti lo sono. Perché Trey Parker e Matt Stone, le menti dietro questi video comparsi a sorpresa su YouTube e su alcuni canali televisivi americani, hanno usato il deepfake per mettere il viso del presidente degli Stati Uniti sopra quello dell’attore Peter Serafinowicz. Allo stesso modo in Sassy Justice ci sono il creatore di Facebook Mark Zuckerberg, il politico Al Gore e l’attore Michael Caine.Tutti appaiono nel primo episodio grazie alla tecnologia deepfake, sfruttata per sovrapporre immagini diverse a quelle originali senza che si noti il ritocco fatto in postproduzione sui volti degli interpreti in carne e ossa. Fra satira e metodi per scovare le falsità di Internet, gli ideatori di South Park colgono di nuovo nel segno. La prima puntata di Sassy Justice (traducibile in “Giustizia Sfacciata”) si svolge a Cheyenne, una città realmente esistente e Capitale dello Stato del Wyoming. Qui ha sede la redazione di Fred Sassy, un giornalista impegnato a smascherare frodi e ingiustizie. Il suo obiettivo numero uno è quello di indagare proprio sulla tecnologia deepfake: una meta-trama che rende il prodotto ancora più curioso.
“Ci sono video in cui i politici di Washington dicono delle parolacce, anche se non le hanno mai pronunciate”, racconta a Sassy un finto Al Gore (in questo caso il corpo è di Parker). I movimenti della bocca si allineano perfettamente alle frasi dette, tanto che a parlare sembra proprio l’ex vicepresidente di Bill Clinton. I filmati mostrati in Sassy Justice per descrivere i deepfake sono, però, realizzati con dei normalissimi pupazzi. D’altronde non può mancare il nonsense in un’opera pensata da chi, in South Park, si prende gioco dei classici schemi televisivi da ventitré stagioni.
Alcuni deepfake non sono riusciti quanto quelli del protagonista: Ivanka Trump e un Mark Zuckerberg venditore di dialisi (?) hanno movimenti scomposti e visi che non restano fissi, rendendo evidente l’effetto tecnologico al centro della satira. L’evoluzione dei video falsi è già stata indicata come problema per il futuro della comunicazione politica, dato che è sempre più facile costruire comizi e interviste fasulle senza che lo spettatore se ne renda conto. Per esempio, Serafinowicz, grazie anche a un fisico simile a quello del presidente, sembra davvero Trump travestito.
“Prima che si manifestasse il nuovo Coronavirus, tutti avevano molta paura dei deepfake”, ha detto Matt Stone al New York Times. “Volevamo solo prenderli in giro perché ciò li rende meno spaventosi”. Il quotidiano americano racconta di come Stone, Parker e Serafinowicz abbiano scritturato venti tecnici esperti in deepfake per realizzare un film, diventato poi Sassy Justice, di cui non si sa ancora quando verrà pubblicata una seconda puntata. Più di un milione di views in una settimana e account social già colmi di fan accertano che la prima parte è piaciuta. Dopo l’episodio sul Covid-19 Pandemic Special, realizzato dentro l’universo South Park, Stone e Parker si dimostrano ancora una volta comici all’avanguardia, pronti sì a scherzare su tutto, ma informando il pubblico su argomenti urgenti e altrimenti esclusivamente cupi.