(gazzetta.it, 18 giugno 2020)
Da «figlio di p…» a «uomo che dovrebbe avere un’altra possibilità» di giocare nella Nfl. La virata, alquanto inattesa e allo tesso tempo completa, è del presidente degli Stati Uniti. Secondo Donald Trump l’uomo che si inginocchiò durante l’inno americano, Colin Kaepernick, ora simbolo della protesta contro il razzismo, dovrebbe giocare, «se ne è ancora capace».Interrogato da un reporter della rete televisiva Sinclair sulla possibilità di un ritorno di Kaepernick, Trump ha risposto: «Assolutamente. Se lo merita, dovrebbe. Se ha la capacità. Oltre a inginocchiarsi, mi piacerebbe vederlo avere un’altra opportunità, ma ovviamente deve essere bravo». Con precisazione: «Ma solo se lo merita, se no sarebbe molto ingiusto».
È dal primo gennaio di tre anni fa che Kaepernick, ora 32enne, non mette piede in campo. In quella stagione, terminata con l’eliminazione dai playoff con San Francisco, aveva cominciato a inginocchiarsi prima delle partite per protestare contro la brutalità della polizia contro i neri. Una scelta seguita poi da altri giocatori. Trump reagì insultandolo e poi, sostenuto da diversi proprietari di franchigie, dichiarò che uno protagonista di un simile affronto alla bandiera avrebbe dovuto essere cacciato. Finì così: Kaepernick non fu confermato dai 49er, né ingaggiato da nessun altro club. La causa tra il quarterback e la Nfl si è conclusa con una transazione a inizio 2019. Non è servita a nulla la prova organizzata dalla Nfl per farlo ingaggiare di nuovo, ma Kaepernick è tornato lo stesso protagonista: il suo ginocchio a terra è diventato il simbolo delle numerose manifestazioni contro l’ingiustizia sociale e razziale che si sono verificate negli Stati Uniti e nel mondo dopo la morte di George Floyd, durante il suo arresto a Minneapolis il 26 maggio scorso. Tommie Smith, salito sul podio olimpico di Città del Messico 1968 con il pugno chiuso, nei giorni scorsi aveva rivelato di essere in contatto con Kaepernick, colpito sin dagli inizi dal suo gesto.
Negli ultimi giorni sono state diverse le voci che hanno chiesto un ritorno di Kaepernick in Nfl, fino al commissioner che lunedì ha dichiarato alla Espn che avrebbe «sostenuto e incoraggiato» qualsiasi squadra che lo volesse assumere. A rispondere all’appello è stato l’allenatore dei Los Angeles Chargers, Anthony Lynn: «Non ho parlato con Colin, non so in che condizioni sia, ma è un quaterback che si adatta sicuramente al nostro sistema di gioco». Fino all’endorsement di Trump, il presidente che lo aveva insultato e messo ai margini.