(corriere.it, 20 dicembre 2019)
Jane Fonda lo aveva annunciato: «Passerò il mio compleanno in carcere». E così è stato. L’attrice, che il 21 dicembre compie 82 anni, è stata arrestata venerdì 20 dicembre a Washington per la quinta volta negli ultimi tre mesi, durante l’ennesima protesta contro i cambiamenti climatici davanti al Campidoglio.
Per lei finire in manette è quasi un’abitudine. D’altra parte lo aveva messo in conto quando qualche mese fa si è trasferita nella Capitale degli Stati Uniti per diventare un’attivista per l’ambiente (con tanto di manifestazione in piazza ogni venerdì del mese, quando possibile) mollando tutti gli impegni sul set per seguire le orme di Greta Thunberg, dalla quale prende ispirazione, per sua stessa ammissione, attraverso il gruppo green Fire Drill Fridays creato da lei.
Con il suo solito cappottino rosso, la star due volte premio Oscar sorride e saluta mentre gli agenti la portano via e gli altri manifestanti le cantano Happy birthday. Le sue mani sono legate da fascette che, per fortuna, come da suo desiderio, le bloccano i polsi davanti al corpo e non dietro la schiena come sarebbe corretto. Una cortesia, quella delle mani legate davanti, che gli agenti hanno nei suoi confronti dal secondo arresto, avvenuto a metà ottobre, quando ha dichiarato che con le mani dietro la schiena non riusciva a salire sul furgone della polizia. Insieme alla diva sono stati arrestati anche il direttore di Greenpeace’s Oceans Campaign negli Stati Uniti, John Hocevar, e l’attivista Heather Booth.
Prima di finire in manette, l’attrice si è rivolta ai manifestanti da un podio abbellito da un cartello con il messaggio «Buon 82esimo compleanno, Jane» per chiedere un intervento sulle emissioni di gas serra e da dove ha sottolineato il legame tra la crisi climatica e la salute umana. «Il cambiamento climatico è un problema di salute pubblica», ha detto Fonda, che ha spiegato che l’aumento delle malattie respiratorie, come l’asma, e altri mali è legato alla crescita dell’inquinamento. E non saranno le 82 primavere a fermare la sua battaglia ecologica: presto la rivedremo in piazza, come ha promesso.