di Matteo Flora (mgpf.it, 6 dicembre 2019)
E puntuali come le “armi chimiche / di distruzione di massa” in un Paese con risorse critiche per gli Stati Uniti, arrivano le dichiarazioni ad effetto di Salvini su un argomento a piacere. In questo momento l’argomento è NUTELLA.
E ancora una volta rimango completamente basito nel vedere come una buona parte anche degli addetti al settore non capiscano in alcun modo le dinamiche sciocche ed elementari che sono davvero dietro alla decisione di parlare di questa società (Ferrero, N.d.C.) dalla reputazione – francamente – difficilmente attaccabile.
Vediamo di scrivere un piccolo, banale manuale di Hacking degli Algoritmi di visibilità per consentire a Giornalisti e Comunicatori di capire meglio la semplicità (ed efficacia) della tecnica dietro a Salvini. Perché, ricordiamolo, Salvini è tutt’altro che un genio della comunicazione. Per quanto riguarda le strategie di comunicazione non è altro che un attore teleguidato – non diverso dalla Ambra Angiolini di Non è la Rai – e dietro a quell’attore c’è la voce fuori campo che detta le movenze, le parole, le mossette. Ed è quella voce che è tutt’altro che incompetente e disinformata e, con una precisione quasi chirurgica, riesce a manipolare i media tradizionali e non per i propri fini.
Seguitemi in questo piccolo viaggio all’interno dell’Algoritmo e scopriremo insieme perché Salvini parla di Nutella proprio ora.
Punto 1: un Web che funziona per Algoritmi
Il Web (e Facebook in particolare) non funziona in modalità alchemica o segreta, ma a semplici algoritmi, molti dei quali semplicemente basati su parole chiave. Quelle più popolari determinano la visibilità che taluni temi hanno contro altri e la partecipazione (engagement) dietro ai temi da parte di attori determina se vedrete o meno qualche contenuto. Un contenuto con dieci interazioni finirà nel dimenticatoio, uno con milioni di interazioni direttamente – alle volte ripetutamente – davanti a voi.
Punto 2: la perdita di Visibilità di Salvini con le Sardine
In questi giorni/settimane Matteo Salvini ha un solo “avversario mediatico” degno di nota. In uno sterile panorama di comunicazione politica di interesse popolare, soprattutto dopo che l’affaire Renzi si è sgonfiato con velocità sorprendente, l’unico avversario sono solo e semplicemente le Sardine. E non fate gli ingenui, qui la piazza non conta davvero nulla. Lo ripeto, ai fini della visibilità mediatica sugli algoritmi la piazza non conta davvero nulla. Quello che conta è che l’interesse si è spostato fuori dall’ambito dell’accrescimento personale e del controllo della macchina salviniana: gli avversari e i detrattori contestano, urlano, insultano ma non lo fanno più SULLA sua pagina – il meccanismo che ha consentito di averlo sempre e comunque ai vertici delle classifiche italiane per mesi e mesi e che ha permesso all’algoritmo di riproporcelo ovunque e in mille salse. No, le persone commentano, insultano o elogiano in posti differenti, nelle pagine/gruppi di sardine o di pinguini, ma non certo sulla pagina del Caro Leader. E questo è un problema. Serio. Senza quella partecipazione sulla pagina si scende velocemente la vetta della notorietà algoritmica.
Punto 3: l’elenco dei temi popolari è pubblico, e la Nutella domina…
Non è per nulla difficile trovare quali sono i temi di massimo interesse per il Paese e non ci vuole nemmeno un genio per comprendere che tra le parole con la più alta quantità di ricerca e interazione di questo momento c’è NUTELLA. Non per le nocciole, non per i premi ai dipendenti, ma molto più semplicemente perché la scarsità dei NUTELLA BISCUITS è diventata un meme, su tutte le bocche social.
Punto 4: il Genio e l’Algoritmo
Ed è qui che interviene il genio della vocina nelle cuffie di Capitan Salvini, il genio della visibilità mediatica senza cui probabilmente di Capitan Felpa non sentiremmo nemmeno lontanamente la voce. Prepara e manda “in onda” una bella dichiarazione provocatoria usando la parola NUTELLA. Sa per certo che si scatenerà l’inferno, che probabilmente addirittura Ferrero risponderà, il mondo dei giornalisti farà da cagnolino scodinzolante pronto a rimbalzare la notizia, tutti condividendo il SUO contenuto (non quello di altri gruppi o delle Sardine) e l’algoritmo assocerà alla parola più cliccata in questo momento (Nutella) quella di Salvini, che tornerà a dominare l’arena mediatica confinando da un lato – ancora – le Sardine.
Gioco semplice, lineare, ripetibile un numero illimitato di volte e – se ci badate un secondo guardando al passato – gioco che avete già ascoltato mille volte e che ora dovreste anche riconoscere abbastanza facilmente. E, che sia chiaro, è esattamente quello che ci meritiamo: perché se gli addetti ai settori hanno bisogno di questo mio piccolo compendio, se i giornalisti non capiscono gli algoritmi nemmeno ne andasse della loro vita, se anche io sono costretto a dare visibilità per raccontare come funziona, beh la voce dietro a Salvini ha vinto un’altra volta.
Bravo, Luca. Ancora una volta – davvero – bravo. E gli altri, quando si sveglieranno?