di Mauro Favale (repubblica.it, 26 aprile 2018)
«O la va o la spacca», disse quando, dopo lungo tentennare (e soprattutto dopo un ripescaggio dei vertici alla luce della sua rinuncia correre alle “Parlamentarie” M5S), Dino Giarrusso scelse di candidarsi alla Camera coi 5 Stelle. Non andò, diciamo così, e l’ex Iena venne bocciata nelle urne al collegio uninominale Gianicolense, a Roma.«È una bellissima sfida – disse prima del risultato –, vado senza paracadute». Ora, però, quel «paracadute» sembra aprirsi due mesi dopo il voto del 4 marzo, con Giarrusso che ha lasciato la redazione del programma Mediaset per approdare nello staff della Comunicazione del M5S alla Regione Lazio. Un contratto vero e proprio ancora non c’è. «Bisogna attendere i tempi tecnici e l’approvazione del bilancio», dice a Repubblica Giarrusso che si definisce «scocciato» per gli attacchi «ridicoli e penosi» che gli stanno arrivando sui social da parlamentari e dirigenti del Pd: «Dopo il flop alle elezioni l’ex Iena Giarrusso viene assunta nello staff Lombardi. E loro sarebbero quelli diversi? #paracadutatia5stelle», twitta la deputata Alessia Rotta. «Il mio paracadute è il mio curriculum», ribatte Giarrusso. «Penso di averne uno adeguato per occuparmi di Comunicazione. E non ho bisogno di aiutini per lavorare», risponde piccato. «Per dire, in questi giorni è uscito in 100 sale italiane il mio film, Youtopia: continuo a lavorare, insomma». Il futuro, però, è nello staff M5S a coordinare le strategie di Comunicazione di Roberta Lombardi e del suo gruppo, in una fase politica in cui i 5 Stelle hanno deciso di «collaborare sui temi con Nicola Zingaretti». «È una situazione particolare e interessante», afferma ma non si sbilancia. In attesa di assumere formalmente l’incarico, l’ex Iena parla della sua «follia d’amore» nei confronti del M5S: «Ho deciso di dedicare un periodo della mia vita professionale a loro. Capisco che tutto possa essere strumentalizzato, ma non ero uno senza né arte né parte che si candida e non viene eletto e poi viene ripescato a fare il presidente di qualche ente. Non è il mio caso». Intanto, però, cambierà il suo lavoro: dalle interviste in “divisa” da Iena a capo della Comunicazione (è stato ribattezzato il “Rocco Casalino della Regione Lazio”) dei 5 Stelle nel palazzone del Consiglio regionale, su via della Pisana, estrema periferia romana.