Vittorio Sgarbi presenta il suo partito: «Buffon mi appoggia, sarà ministro dello Sport»

Sua sorella sarà premier, l’amico Bocelli ministro. Abbiamo chiesto a Vittorio Sgarbi di presentarci il suo nuovo partito Rinascimento e la sua squadra di Governo: «Il programma? Lezioni a scuola che iniziano alle 10»

di Francesco Oggiano (vanityfair.it, 11 ottobre 2017)

Mi convinca a votare per Rinascimento.

«Scuola dopo le 10 di mattina, abolizione dei limiti di velocità, tasse al 10%».RINASCIMENTO-SGARBICi starei, fosse tutto vero.

«Allora le basti la bellezza del nome che ho scelto. Un nome di parte, chiaro. Non paraculo come gli altri».

Gli altri?

«Partito Democratico, in un Paese in cui siamo tutti democratici. Forza Italia, in un Paese in cui siamo tutti italiani. 5 Stelle, appellativo di un albergo. Ma che nomi del c..zo sono?!».

Vittorio Sgarbi è carico. Nel pomeriggio, l’uomo definito da Wikipedia come un «critico d’arte, opinionista, scrittore, personaggio televisivo, docente e politico italiano» presenterà la sua ultima creatura: il movimento Rinascimento, che vuole «portare al centro dell’azione politica il primato della bellezza». Il simbolo: la Creazione di Michelangelo. I promotori: lui e Giulio Tremonti. Il programma è scritto, la squadra dei Ministri è pronta. «Per il premier ho dovuto fare una scelta non autoreferenziale».

Ottimo, chi ha scelto?

«Mia sorella».

Non si era parlato di imparzialità?

«Lo è. Elisabetta Sgarbi è l’unica editrice che ha fondato la sua casa editrice (La nave di Teseo, N.d.R.) sconfiggendo il monopolio Mondadori-Rizzoli. Ricorda il mio movimento, che si oppone al duopolio Pdl-Pd».

Con la sua squadra, Sgarbi vuole abolire le Regioni, riaprire le case chiuse e aprire le scuole dopo un certo orario. «Non è possibile costringere milioni di ragazzini ad alzarsi alle 6 per andare a scuola e vedere un branco di professori addormentati». Farà ancora più breccia tra i giovani, lui che i giovani «ignoranti come capre» li bacchetta un giorno sì e l’altro pure su Facebook, dove si è creato una pagina da 1 milione e 700mila fan. E che dopo aver collaborato con tutti i partiti italiani, dai monarchici ai comunisti, da Berlusconi a Pannella, si presenta da solo.

Se sua sorella sarà premier, lei, esattamente, cosa farà?

«Io farò il ministro della Difesa».

Non mi pare avere competenze in maniera di sicurezza.

«Eccome. Sono pronto a schierare l’esercito per difendere il patrimonio artistico».

Giulio Tremonti, co-fondatore del partito, cosa farà?

«Lui sarà il ministro del Tesoro/Beni Culturali».

Che Ministero è?

«È il punto più importante del nostro programma. La fusione tra i due Ministeri, per creare una centrale di investimento sul patrimonio italiano».

Dove investirebbe come prima cosa?

«In Puglia, ad esempio. Come prima cosa abbatterei tutte le pale eoliche che hanno distrutto il suo paesaggio… investirei per ristrutturare i palazzi dell’Eur, altro che per fare la Nuvola di Fuksas!».

Non le piace l’attuale ministro Franceschini?

«Se si ritirasse a scrivere sarebbe meglio».

E come la mettiamo col Turismo, dicastero attualmente presieduto da lui?

«C’è Andrea Bocelli. È un monumento turistico, come la Torre di Pisa. Ho un’amica sudamericana che insiste per venire in Italia e vedere Andrea. La farò venire».

Il primo successo della sua amministrazione. Chi mette agli Esteri?

«Samantha Cristoforetti, amica di mia sorella. L’ha avvisata lei».

Agli Interni?

«Confermo Marco Minniti, l’unico che ha creato discontinuità con quella m..da di Alfano».

Si calmi. Chi metterebbe ancora?

«Rita Bernardini alla Giustizia, Francesco Micheli alle Finanze, Nerio Alessandri (imprenditore di Techogym, N.d.R.) al Lavoro, Elena Cattaneo alla Salute, Oscar Farinetti allo Sviluppo, Carlo Petrini all’Agricoltura».

Scusi, ma tutte queste persone lo sanno?

«Alcuni sì, altri no. Altri ancora ci sono rimasti male».

Ad esempio?

«Gianfranco Vissani. Voleva il Commercio con l’Estero, che invece è andato al suo collega Massimo Bottura, l’italiano più famoso in America. L’ho consolato promettendogli un posto in un futuro rimpasto».

Non ho sentito molti nomi di donne.

«Prometto solo questo: ha presente il Ministero delle Pari Opportunità?».

Sì.

«Ci metterò un uomo. Uno qualunque, preso dall’elenco telefonico. Contro la Boldrini, che metterei nel cesso, e la Raggi, che caccerei a pedate!».

Si contenga Sgarbi, pensi alla grazia del Rinascimento. Ma è vero che nel suo pantheon c’è anche Gianluigi Buffon?

«Certo, sarà il nuovo ministro dello Sport. È equilibrato, rappresenta la Nazionale, sta per ritirarsi. È interessato all’arte e alla politica…».

Almeno lui sa del «nuovo impegno» al suo fianco?

«Sì, ha mostrato interesse per le proposte di Rinascimento, mi ha scritto. Siamo andati a vedere una mostra a Trieste e mi ha confermato il suo appoggio».

Cosa dice Silvio Berlusconi?

«L’ho visto l’altro giorno, dice che è favorevole. Mi ha chiesto suggerimenti per la sua lista dei Ministri».

Vi immagino, entrambi seduti con penna e foglio in mano come due scolaretti. L’ha illuminato con qualche suggerimento?

«Vuole Flavio Briatore al Turismo. Gli ho detto che io preferisco persone più morbide, meno divisive».

Un po’ come Gentiloni…

«Ecco, con lui farei un’intesa».

Con Grillo?

«Macché, lui deve fare il buffone».

Con Pisapia?

«Uno che va tutti i giorni in tv ma non ha un c..zo da dire».

Difficile prevedere dove arriverà, o si fermerà, l’uomo. In uno slancio di entusiasmo forse eccessivo, il suo braccio destro Tremonti ha parlato di superare il 3% alle prossime elezioni. Nell’Italia che negli ultimi 60 anni ha visto partitini creati dal nulla, giocattoli nelle mani di visionari soli arrivati a superare percentuali da prefisso telefonico, chissà che «il figlio impazzito di Wanna Marchi» (copyright di Roberto Benigni) non sorprenda tutti, conquistando qualche seggio in Parlamento grazie al voto di qualche elettore naufrago e deluso. D’altronde, come disse Ezra Pound, «il Rinascimento non è un’epoca, ma un temperamento». E quello, al futuro ministro della Difesa Vittorio Sgarbi, proprio non manca.

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