“La vita è lunga e io sono giovane”
di Lilian Min (cosmopolitan.it, 24 agosto 2017)
Shailene Woodley è una delle attrici di talento nominate per gli Emmy come migliore attrice non protagonista in una serie per il suo ruolo in Big Little Lies. Ma, in una recente intervista al New York Times, l’attrice ha parlato di un possibile passaggio di carriera nella politica. Nel frattempo alle elezioni presidenziali del 2016, Woodley era un’appassionata sostenitrice del senatore Bernie Sanders e rimane politicamente attiva su alcuni temi come i diritti dei nativi americani e il cambiamento climatico.Quando l’intervistatore le ha chiesto se avesse mai pensato di scendere in politica, Woodley ha dato una risposta che… non era un no: «C’è stato un momento l’anno scorso quando stavo lavorando per Bernie Sanders dove pensavo: “Eh, forse potrei correre per il Congresso tra un paio di anni”. E sai cosa? Non metto limiti. Chi lo sa? La vita è lunga e io sono giovane». L’attrice in precedenza ha anche affrontato interviste nelle quali non è stata identificata come femminista, nonostante abbia sostenuto di credere nella parità di genere. I tempi sono cambiati da allora, e ora la sua risposta alla “domanda femminista” è: «Vorrei oggi considerarmi una femminista: se le donne cominciassero a lavorare sulla falsa narrazione fatta di gelosia e di insicurezza alimentata da una società patriarcale, allora non solo avremo più donne che si sentiranno sicure di sé stesse e che si sosterranno l’una con l’altra, ma inizieremo ad introdurre un tipo di matriarcato, che è ciò di cui ha bisogno questo mondo. Abbiamo bisogno di più morbidezza e più silenzio e più pausa in questo caos». Significa che, in pochi anni, Woodley correrà in politica a sostegno del matriarcato? Forse no, ma lei non sarebbe la prima figura del mondo dello spettacolo che renderebbe più grande la politica.