La probabile strategia dietro al saluto romano di Steve Bannon

(open.online, 21 febbraio 2025)

Concludendo il discorso tenuto giovedì 20 febbraio 2025 durante l’incontro annuale dei conservatori (Conservative Political Action Conference), il noto propagandista Steve Bannon ha sostenuto l’idea di una presidenza a vita per Donald Trump scandendo le parole «combattere, combattere, combattere» per poi alzare il braccio destro con il palmo rivolto verso il basso. Tanto gli è bastato per essere accusato di aver fatto un saluto nazista.

Pur essendo Bannon un ben noto sostenitore dell’estrema destra, la scena sembra più una provocazione, considerando che poco prima aveva citato le parole pronunciate da Trump dopo l’attentato subito durante il comizio in Pennsylvania («fight, fight, fight»), per poi attirare l’attenzione sfruttando le polemiche contro Elon Musk, accusato a sua volta di aver fatto un presunto saluto nazista durante l’insediamento del Presidente americano. C’è da dire che, rispetto al proprietario di Tesla e X, Bannon non ha portato la mano verso il cuore prima di alzare il braccio destro, rendendo così più credibile il gesto nazista.
Nello stesso periodo dello scandalo che ha coinvolto Elon Musk, il 20 gennaio 2025, anche Steve Bannon venne accusato di aver compiuto il saluto nazista durante un incontro con Eduardo Bolsonaro in Brasile. A differenza di quanto avvenuto alla conferenza conservatrice americana, però, non si trattava di un saluto, bensì di un lungo gesto rivolto al pubblico con la mano parzialmente aperta, come se stesse cercando di afferrare qualcosa.
Che il gesto di Bannon possa essere una citazione provocatoria di Musk risulta possibile, nonostante tra i due non corra affatto buon sangue. L’ex stratega di Trump, infatti, ha rilasciato diverse dichiarazioni estremamente critiche contro il proprietario di Tesla e X. L’obiettivo, come sempre, sembra essere un altro, ossia quello spiegato dallo stesso Bannon nel 2019 e ricordato da un articolo di Ezra Klein sul New York Times del 2 febbraio 2025: inondare i media, ogni giorno, con storie diverse, al punto da non riuscire a trattarle tutte. Nel descrivere la strategia, Bannon usa un’espressione molto chiara: «bang, bang, bang».

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