“Prima che Elon uscisse di testa”: gli adesivi per prendere le distanze da Musk

Etsy

(ilpost.it, 15 dicembre 2024)

Per anni, negli Stati Uniti, guidare un’automobile elettrica del marchio Tesla voleva dire comunicare, anche non volendo, uno stereotipo specifico: quello della persona progressista e attivamente preoccupata per le sorti del pianeta, magari vegetariana, e felice di farlo sapere a tutti. Lo stesso Elon Musk, fondatore di Tesla, ha a lungo avuto una reputazione da ambientalista, «il geniale inventore che come il supereroe Iron Man affronta da solo la crisi climatica, una Tesla alla volta, contribuendo a forgiare un futuro di energia pulita e spingendo per l’introduzione di nuove tasse per ridurre l’uso dei combustibili fossili», come ha riassunto il giornalista Oliver Milman sul Guardian.

Nonostante Musk dica di considerare ancora il cambiamento climatico una delle più grandi «minacce esistenziali» per l’umanità, negli ultimi due anni – e ancora più intensamente negli ultimi sei mesi – quasi tutte le sue altre posizioni politiche si sono allineate con quelle della destra statunitense. Ha investito decine di milioni di dollari nella campagna elettorale di Donald Trump e avrà un ruolo nel suo nuovo governo; dopo aver acquistato Twitter, cambiandone poi il nome in X, ha lavorato molto per dare più risalto alle voci conservatrici, riattivando tra le altre cose i profili di molti personaggi controversi che erano stati in precedenza banditi da Twitter.

Oggi, insomma, Musk è uno degli individui più divisivi degli Stati Uniti. E, in un contesto in cui acquistare prodotti di determinati marchi viene interpretato da molti come un segnale di affiliazione politica, molti conservatori stanno considerando di acquistare veicoli Tesla, mentre migliaia di progressisti che in passato li avevano fieramente guidati stanno cercando metodi per distanziarsene: un modo è venderle e comprare poi auto elettriche di altre aziende, un altro meno drastico è metterci sopra un adesivo eloquente per prendere le distanze da Musk.

Matthew Hiller, che gestisce un negozio on line che vende sticker di vari tipi sulla piattaforma di e-commerce Etsy, ha raccontato al New York Times che nell’ultimo anno ha venduto 18mila adesivi specificatamente pensati per proprietari di Tesla che vogliono mostrare apertamente il proprio disprezzo per Musk: i più popolari dicono «I bought this before we knew Elon was crazy» («L’ho comprata prima che sapessimo che Elon era pazzo», e «Anti Elon Tesla Club». Hiller stesso ha raccontato di aver pensato a lungo di voler acquistare una Tesla, e di aver cambiato idea soltanto perché non voleva dare «un solo dollaro» a Musk. Oggi i suoi adesivi sono talmente popolari che altri negozi hanno cominciato invece a vendere sticker che dicono «I bought this after I knew Elon was awesome» («L’ho comprata dopo aver scoperto che Elon è fantastico»).

«Le mutate percezioni attorno a Tesla e al suo amministratore delegato sono un chiaro esempio di come i consumi possano essere politicizzati», si legge su Bloomberg. Nell’ultimo decennio, infatti, alle aziende si è cominciato a chiedere sempre di più di prendere posizione su molte questioni politiche e sociali, dalle leggi sulle armi alla visibilità della comunità Lgbtq+. Qualsiasi campagna di marketing o trovata pubblicitaria può essere interpretata in senso politico sui social network, e portare a boicottaggi: la marca di birra Bud Light, per esempio, ha subìto un boicottaggio piuttosto intenso dopo aver assunto l’influencer trans Dylan Mulvaney per una sua pubblicità nella primavera del 2023.

Sul New York Times, però, Eve Peyser ha scritto che è piuttosto raro che «i prodotti di Tesla vengano visti come un segno di sostegno così diretto all’amministratore delegato dell’azienda. Se acquisti un Amazon Kindle non vuol dire necessariamente che sei un fan di Jeff Bezos. E, meno di un decennio fa, essere proprietario di una Tesla non voleva necessariamente dire che si condivideva l’immagine pubblica di Musk, ma piuttosto che si aveva un interesse per le auto elettriche, una discreta quantità di reddito disponibile e una preoccupazione per il cambiamento climatico».

Anche oggi le Tesla rimangono i veicoli elettrici più diffusi negli Stati Uniti: più della metà delle auto elettriche vendute in California nei primi nove mesi del 2024 sono Tesla, e in Texas ne sono state finora vendute 45mila in più rispetto all’anno scorso. I proprietari che se ne stanno sbarazzando molto raramente si lamentano della qualità dell’auto in sé, scrive Bloomberg: semplicemente, non vogliono essere associati a Musk.

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