Tanta politica attorno a un sandwich

Ph. Anthony Devlin / Getty Images

(ilpost.it, 13 dicembre 2024)

Nel Regno Unito, uno dei principali diverbi degli ultimi giorni tra governo e opposizione è stato sui sandwich: e in particolare se siano uno spuntino da deprecare oppure un vanto della tradizione culinaria britannica. È partito tutto da un’intervista della nuova leader dei Conservatori, Kemi Badenoch, allo Spectator, la più autorevole rivista vicina al suo partito.

Badenoch raccontava di saltare spesso il pranzo e sosteneva che i sandwich non fossero «un vero cibo, è quello che mangi a colazione». Il primo ministro Keir Starmer, dei Laburisti, ha detto che invece a lui piacciono molto. L’argomento dell’intervista di giovedì 12 dicembre erano i piani di Badenoch per rilanciare i Conservatori, che lo scorso luglio avevano subìto la più grave sconfitta elettorale della loro storia contemporanea. Il passaggio che ha attirato maggiore attenzione è stato, però, quello in cui Badenoch ha detto che «la pausa pranzo è per i rammolliti».

L’intenzione era probabilmente dare un’immagine risoluta di sé, ma ne è risultato uno scambio bizzarro con gli intervistatori, cioè Katy Balls e il nuovo direttore della rivista, Michael Gove, uno dei più influenti ministri dei Conservatori negli anni di Brexit. «Mi faccio portare il cibo, e lavoro e mangio allo stesso tempo. Non c’è tempo… Qualche volta mi faccio una bistecca. Non sono una persona da sandwich», ha raccontato Badenoch. Il governo di Starmer, che è in una fase negativa nei sondaggi, ha cercato di volgere quest’occasione a proprio vantaggio. Il portavoce del primo ministro ha detto che Starmer era «sorpreso» dalle dichiarazioni di Badenoch, e che lui si accontenta di un toast al formaggio.

I Laburisti hanno insistito sul fatto che Badenoch si faccia portare una bistecca – anche se lei ha detto che non avviene tutti i giorni – per rimarcare lo stereotipo di un partito con una classe dirigente posh, cioè benestante e scollata dai problemi quotidiani delle persone, che peraltro è la stessa accusa rivolta dai Conservatori a Starmer. Il portavoce ha definito i sandwich «una grande istituzione britannica» e ha citato un dato secondo cui valgono 8 miliardi di sterline all’anno (quasi 10 miliardi di euro) per l’economia del Regno Unito. I giornalisti, allora, gli hanno chiesto quale fosse il preferito di Starmer: il sandwich al tonno.

Sui social, Badenoch ha attaccato il governo per l’enfasi data alla cosa: «Il primo ministro ha tempo per rispondere alle mie battute sul pranzo… ma non agli agricoltori che producono il nostro cibo», riferendosi alle recenti proteste del settore. È curioso che, nell’intervista allo Spectator, Badenoch avesse fatto ricorso a metafore sul cibo anche nella parte politica, per esempio spiegando che le serviva tempo per definire le nuove proposte: «Mi sento come se dovessi aprire un ristorante tra quattro anni e la gente mi chiedesse di vedere il menù già oggi».

Inoltre Badenoch ha criticato Starmer perché in un’intervista televisiva aveva dichiarato di non avere un film natalizio preferito, ma che probabilmente quest’anno avrebbe guardato Love Actually, una delle più celebri commedie romantiche. Badenoch ha detto di preferire il film d’azione Die Hard – a differenza dei suoi elettori, affezionati a Love Actually (sì, ci hanno fatto un sondaggio) –, ma ha accostato Starmer al primo ministro protagonista della commedia, «che fa casino e non gestisce adeguatamente la politica estera».

Anche Nigel Farage, il leader del partito sovranista Reform Uk, è intervenuto sulla questione. In un video sui social, con in mano un calice di vino rosso, dice che a lui pranzare non dispiace e che quando non ha tempo opta per un sandwich. Una rara cosa in comune con Starmer. Nell’ultimo periodo Farage sta criticando frequentemente Badenoch, per presentarsi come «la vera opposizione» ai Laburisti e sottrarre altri consensi ai Conservatori.

Negli ultimi giorni, Reform UK ha superato per la prima volta i Laburisti (24 a 23 per cento) in un sondaggio sulle intenzioni di voto: è secondo dietro i Conservatori (26 per cento). Farage ha dichiarato che Reform Uk oggi ha più di 100mila iscritti: il partito sta aprendo sezioni locali e sta provando a intestarsi le proteste degli agricoltori. Martedì nel partito è entrato, come tesoriere, il miliardario Nick Candy, che tra il 2020 e il 2022 aveva donato ai Conservatori più di 250mila sterline (300mila euro) e ha promesso un contributo «a sette zeri» al partito di Farage.

Non è la prima volta che il dibattito pubblico britannico si fissa per alcune ore sulle preferenze alimentari dei politici. Nel 2018 il ministro dei Conservatori Dominic Raab si difese dall’accusa di comprare tutti i giorni lo stesso pranzo: una baguette al pollo e al bacon della catena Pret A Manger. Nel 2014 circolò moltissimo una foto dell’allora leader dei Laburisti, Ed Miliband, alle prese con un sandwich al bacon: probabilmente era troppo caldo e Miliband fece una smorfia buffa dopo averlo addentato, faticando anche per non sporcarsi con le salse. Intervennero i suoi assistenti. Lo scatto è considerato dal Guardian una delle «foto che hanno definito la politica britannica».

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